Lavoro, economia, prezzi

Lavoro

In crescita ad agosto le richieste di CIG in Lombardia rispetto allo stesso mese del 2011 (+8,3%); in particolare nei primi otto mesi del 2012 sono aumentate del 56,1% le richieste di CIGO, diminuite del 29% le richieste di CIGS, aumentate del 20,4% quelle “in deroga”.

Alte e in ulteriore crescita le richieste di mobilità in Lombardia (5.620 domande in luglio, erano 4.149 a luglio 2011), aumentate del +18% rispetto al gennaio/luglio 2011; in particolare, continuano ad essere in crescita le richieste di  mobilità ex L. 236 (+25%), quasi stabili le ex L. 223 (+3%). In aumento in luglio anche le richieste di mobilità a livello nazionale (10.819); quelle ex L. 223 della Lombardia(1.630) rappresentano circa il 15% del totale.

Le retribuzioni dei lavoratori dipendenti sono stabili in luglio al +1,5% tendenziale mentre l’inflazione resta alta al +3,2% e il “carrello della spesa” resta pesante con il +4,3%; nel 2010 le retribuzioni erano cresciute del +1,7% ma con un tasso di inflazione del +1,9%! Se si raffronta l’indice IPCA dell’area euro (+2,6%) con quello italiano (+3,5%) si capisce che qualcosa non torna nei nostri prezzi.

Per quanto riguarda il lavoro interinale si può notare che anche in questo segmento la crisi ha cominciato a mostrare il suo impatto. Nel report di luglio di Ebitemp riferito all’analisi dei dati di maggio 2012 sono riportati gli andamenti delle diverse variabili analizzate – monte retributivo, ore lavorate, numero medio mensile di occupati – si può notare il trend decrescente del numero dei lavoratori, a partire da settembre 2011, mentre le ore lavorate nel mese crescono.

 
altEconomia

PIL: nel secondo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo (PIL), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito, rispetto al secondo trimestre del 2011, dello-0,5% nell’area euro e del -2,5% in Italia: la crescita continua ad essere negativa per il terzo trimestre consecutivo e segnala l’approfondirsi della recessione nel nostro paese.

Industria: stabile e bassa la crescita dei prezzi industriali, che erano stati trascinati verso l’alto dagli aumenti delle materie prime nei mesi scorsi, sia nell’Area Euro (+1,8% in luglio come in giugno) che in Italia (+2,4% dopo il +2,2% di giugno).

Non frena la forte caduta della produzione industriale in Italia dopo il -6,7% in maggio peggiora ulteriormente con -8,2% in giugno 2012; anche nell’Area Euro il valore passato in territorio negativo a dicembre (-1,6%) continua a restare in negativo anche in giugno (-2,1%).

A maggio in Italia restano in territorio negativo gli ordinativi dell’industria, passati dal -3,6% di settembre al -14,3% di marzo al -9,4% di maggio; quelli sull’estero erano passati in negativo a dicembre (-1,9%) e sono a maggio al -10,6%, superando per la prima volta il calo del totale; il fatturato in maggio recupera, pur restando negativo, al -2,7% dal -4,1% di aprile, e anche la quota estera recupera al +4,8%.

In Lombardia nel secondo trimestre 2012 rispetto al 2011 la produzione industriale è diminuita dello -5,4%, gli ordinativi esteri sono diminuiti seppur solo del -0,2% , il fatturato è cresciuto del +4,0%.

Esportazioni: continua il buon andamento delle esportazioni italiane, in particolare verso i Paesi extra-UE; il dato provvisorio di luglio segna un bel +9,5% rispetto al luglio 2011; anche le importazioni, dopo le brusche cadute dei mesi scorsi continuano in luglio la lenta crescita verso il territorio positivo, segnalando in anticipo una possibile ripresa della produzione (aumentano le importazioni di materie prime ed energetici).

Ancora male il commercio al dettaglio nella zona Euro (-1,7% in luglio), dove il dato è negativo da maggio 2011; un po’ meglio in Italia – ultimo dato quello di giugno -0,5% – dove il dato, dopo aver mostrato qualche segno di ripresa (+1,5% in marzo dopo il +0,5% di febbraio) è poi tornato pesantemente negativo in aprile (-6,8%).

Il cambio euro/dollaro, che era giunto a toccare 1,4882 in maggio 2011, è sceso e ormai stabile attorno a quota1,25.

Stabile il prezzo del petrolio sui 95$ circa, passato comunque da 79,20$ al barile del 30 settembre 2011 a 107,40$(09/03/2012).

In leggera salita il prezzo dell’oro, che dopo aver raggiunto quota 1.900$ l’oncia ai primi di settembre 2011 (era comunque poco sopra i 500$ cinque anni fa!) si attesta vicino a quota 1.700$.

L’Euribor a tre mesi (è il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e che viene preso come riferimento per i mutui a tasso variabile) continua a scendere, attestandosi al 31 agosto sul valore di 0,278%.

Ad agosto continuano ad arretrare su valori sempre più bassi pressoché tutti gli indici di fiducia sia a livello europeo che italiano, in particolare l’ESI di Eurostat scende per la zona Euro a 86,1 mentre per l’Italia l’indice si attesta a quota 78,6; l’unico indice di fiducia tra quelli rilevati da ISTAT non in arretramento è quello dell’industria(87,2 contro 87,1 di luglio); peggiora ancora la fiducia dei consumatori (86,0), lontanissimo dal livello del dicembre 2009 (113,7!). Il CLI (Composite Leading Indicator, indice di fiducia rilevato da OCSE) è stabile agiugno sopra quota 100 (100,3).

Particolarmente grave è il perdurare in territorio negativo ormai da ottobre 2011 dell’indicatore €-coin (-0,33 ad agosto).

 

altPrezzi

L’inflazione in agosto è in leggera risalita sia nell’Area Euro (+2,6%) che in Italia(+3,2%), dove il paniere dei beni più acquistati risale al +4,3% dopo il 4,0% di luglio; in risalita anche a Milano il tasso tendenziale d’inflazione (+2,7%) mentre è stabile la core inflation(+2,1%).

L’indice IPCA medio degli ultimi 12 mesi, ricalcolato al netto degli energetici, a luglio sale a quota +2,5%, non superando per ora la stima prevista per il 2012 (+3,1%); resta comunque di molto superiore al livello di crescita delle retribuzioni (+1,5% a luglio).