Incidente sulla linea 4: la rabbia di Fenealuil e Uil Milano Lombardia

Il cantiere della metropolitana 4 all’aeroporto di Linate – Milano, 10 gennaio 2020. ANSA/MATTEO CORNER

I segretari lombardi Vizza, Margaritella e Cesare hanno un’unica voce: “Pretendiamo fatti e non parole”.

UIL Milano Lombardia e Fenealuil Lombardia nell’esprimere il proprio cordoglio ai famigliari di Raffaele Ielpo, vittima ieri dell’ennesimo incidente, non ci stanno a vedere che ancora una volta non ci siano fatti concreti per mettere in sicurezza i lavoratori e i cantieri dove ogni giorno si rischia la vita.
Pronti alla mobilitazione è stata inviata, nel frattempo, una richiesta di incontro ai vertici della società M4, al gabinetto del sindaco di Milano Giuseppe Sala e all’assessore alla mobilità e lavori pubblici del comune.

Enrico Vizza Segretario Generale Fenealuil Lombardia: <<Siamo vicini ai familiari e forniremo tutto il nostro sostegno, non solo affettivo ma solidale e concreto, ai familiari di Raffaele per affrontare questo momento difficilissimo. Siamo addolorati ma anche arrabbiati perchè ogni giorno continuiamo a leggere notizie del genere. Se si muore anche in un cantiere così importante e organizzato, dove le procedure di sicurezza di certo non mancano, vuol dire che qualcosa proprio non funziona e che, come più volte abbiamo ribadito, va fatto di più sul piano della prevenzione e della sicurezza. Gli incidenti mortali aumentano in tutta Italia e la Lombardia non è da meno in questa triste classifica. Chiediamo alle Istituzioni di accelerare sul tema completando il lavoro fatto sulla patente a punti e ritornando al Durc originario, rafforzando il contrasto al lavoro nero e irregolare, la formazione e la prevenzione, incrementando le risorse destinate ai controlli e inasprendo le sanzioni anche con l’introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro>>.

 

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