Emergenza amianto: presidio unitario questa mattina in Prefettura a Milano

Si è tenuto questa mattina, davanti alla Prefettura di Milano, il presidio unitario di Cgil Cisl Uil Lombardia per chiedere lo stanziamento di fondi per l’emergenza amianto nella Legge di Bilancio del Governo. Sono i numeri a dimostrare l’urgenza e la drammaticità dell’impatto sulla salute delle persone di questo fenomeno; i dati diffusi dal Registro Mesoteliomi della Regione Lombardia rilevano 6.000 casi di mesotelioma pleurico verificatisi tra il 2000 e il 2016. Le previsioni parlano di 11.274 malati nel periodo 2000-2029; quindi da qui al 2029 saranno almeno altri 4.500 i nuovi casi di mesotelioma.

Al Governo, Cgil Cisl Uil chiedono di rendere disponibili risorse economiche e strumenti normativi in grado di contrastare i danni alla salute e all’ambiente dovuti alla perdurante presenza dell’amianto nei luoghi di lavoro e di vita dei cittadini. Al Ministero del Lavoro, di aprire un tavolo di confronto per gli aspetti di natura sociale e previdenziale, insieme all’Inail e all’Inps. Per le vittime dell’amianto si chiede di realizzare un fondo universale che abbia i trattamenti equiparati per tutte le vittime sulla base del modello francese con gli adeguamenti necessari in considerazione della diversa struttura delle dimensioni aziendali. A 26 anni dalla sua messa al bando, in Lombardia si registra ancora il 33% della presenza totale di amianto in Italia, con oltre 207.000 siti censiti in Lombardia, di tipo pubblico (12%) e privato (88%), che rilevano materiali contenenti amianto per quasi 6 milioni di metri cubi, 1,5 dei quali in matrice friabile, che ancora necessitano di interventi di bonifica e smaltimento.

In Lombardia, come nel resto d’Italia, c’è un problema ancora largamente irrisolto: non si sa come e dove smaltire l’amianto. Un fatto grave perché se non si bonifica si continuerà ad avere ulteriori esposti e, quindi, nuovi malati e decessi ogni anno correlati all’asbesto. Nei confronti di Regione Lombardia, Cgil Cisl Uil riaffermano con forza i punti presenti nella piattaforma, a partire dalla sorveglianza sanitaria che, in considerazione della previsione del picco massimo previsto entro il prossimo decennio, deve essere rafforzata sia per la diagnosi precoce che per il monitoraggio dei casi di malattia. Nel registro mesoteliomi devono essere implementati tutti i casi di tumore correlati all’esposizione a materiali contenenti amianto. Il censimento dei manufatti in cemento amianto deve essere completato a cura di ARPA Lombardia, anche con il coinvolgimento dei piccoli Comuni e bisogna poi promuovere la conferenza dei Sindaci sul tema dello smaltimento.

Infine i sindacati chiedono a Regione, nel coordinare tutte queste azioni, di incentivare i percorsi corretti di rimozione, smaltimento e raccolta sicura verso destinazioni temporanee come le discariche, in attesa di una definitiva inertizzazione. Si rende anche necessaria un’informazione capillare ai cittadini per far conoscere i rischi sanitari e promuovere modalità corrette di bonifica anche negli edifici civili. <<Abbiamo organizzato questa manifestazione  di piazza per denunciare la gravissima situazione relativa alla presenza di amianto e le sue drammatiche conseguenze per la salute delle persone. Un’emergenza che riguarda molto da vicino la Lombardia dov’è presente il 33% dei siti contenenti amianto censiti a livello nazionale; la risoluzione del problema non può più essere rinviata perchè ne va della salute delle persone>> ha commentato Vincenzo Cesare, segretario regionale Uil Milano Lombardia. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Lombardia sono stati ricevuti dal Prefetto di Milano Renato Saccone.