… e dopo Parigi?

PIL italiano rivisto al ribasso dal +0,9% al +0,8% da Istat, dati del commercio estero in flessione, ordinativi e fatturato estero in ribasso.
Particolare attenzione si dovrà rivolgere al quarto trimestre 2015 per capire quanto il rallentamento del commercio e dell’economia mondiale potrà influire sulla struttura produttiva della nostra regione, struttura fortemente orientata sull’estero, e quanto potrà essere compensato dalla ripresa della domanda interna che sembra profilarsi, anche alla luce degli ultimi  dati di Confcommercio.
Rallegriamoci comunque con gli indici di fiducia praticamente tutti in crescita: quello dei consumatori (118,4) al livello più alto da sempre, quello delle imprese arrivato a 107,1, valore più alto da fine 2007.
Disoccupazione in ulteriore calo al 11,5% e disoccupazione giovanile sotto il 40% (39,8%), questo dicono i dati Istat di ottobre.
INPS, CIG: in Italia le richieste di CIG in ottobre salgono a 64,5 milioni di ore, con un calo del -44,7% rispetto al 2014.
In Lombardia  le richieste sono state 17,1 milioni di ore con un calo del -44,6% rispetto a ottobre 2014; negli ultimi dodici mesi (novembre 2014 – ottobre 2015) le richieste complessive sono state di 113,9 mln/ore contro i 250,8 dei dodici mesi precedenti.
In forte calo sul 2014 sia la CIG ordinaria (-21,5%) che la straordinaria (-34,2%); la deroga, fortemente penalizzata dai ritardi nel rifinanziamento, non fa testo.
Richieste di industria ed edilizia inferiori di oltre il 30% rispetto al 2014 sono un buon segnale.
I segnali che possiamo cogliere permangono comunque, ancora fortemente contrastanti. I segnali negativi arrivano tutti dai fattori di crisi internazionali, con il calo dei prezzi delle materie prime e del prezzo del petrolio (WTI sui42 dollari), e il rallentamento sempre più consistente delle economie dei paesi in via di sviluppo.
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