Spiragli di luce in mezzo alle tenebre

Esportazioni e importazioni di nuovo in crescita in novembre, sia lato UE sia lato extra UE: crescita dovuta ai mercati extra UE (+3,7%) ma anche con un forte contributo UE in buona ripresa (+3,4%).

Produzione industriale, sempre in novembre, in rallentamento ma comunque in terreno positivo sia in Italia (+0,9%) sia nell’Area Euro (+1,1%).

Per quanto riguarda la Lombardia i dati di occupazione/disoccupazione nel terzo trimestre 2015 sono confortanti (vedi a pagina 12), i rapporti di lavoro a tempo indeterminato a tutto novembre 2015 aumentano del +42,4% rispetto al 2014 (dato Inps); questo aumento non pare comunque a discapito delle assunzioni a termine che sono anch’esse in crescita.

CIG: in Italia le richieste di CIG in dicembre calano a 42,5 milioni, in calo del -52,3% rispetto allo stesso mese del 2014 e del -18,8% rispetto al mese precedente. In Lombardia il numero di ore di CIG complessivamente autorizzate è stato pari a 6,7 milioni, in calo del -53,2% rispetto al mese precedente e del -70,8% rispetto allo stesso mese del 2014 (erano state 23 milioni). In particolare rispetto al dicembre 2014 le richieste di ore di CIG ordinaria sono in calo del -70,6%, quelle di straordinaria sono in calo del -22,9% mentre la “deroga” è anch’essa in calo del-91,2% (dicembre 2014 richieste 12.208.604 ore, dicembre 2015 richieste 1.068.384 ore).

I segnali che possiamo cogliere permangono comunque, ancora contrastanti e la crescita economica dell’Italia e dell’Europa in generale appare ancora debole con i segnali negativi che arrivano tutti dai fattori di crisi internazionale (terrorismo, mercati finanziari a picco, crisi bancarie), accompagnati dal calo dei prezzi delle materie prime, in primis del petrolio (WTI e Brent sui 29 dollari al barile ma i prezzi di benzina e gasolio non calano in proporzione), e dal rallentamento consistente delle economie di alcuni importanti paesi in via di sviluppo (tasso di crescita dell’economia cinese nel 2015 solo- sic! – +6,9%), anche se in Russia, Cina e in Iran paiono delinearsi nuove buone prospettive di business per le nostre aziende.

Ultima ora: nella revisione del World Economic Outlook di ottobre FMI(Fondo Monetario Internazionale) taglia, portandole dal 3,4% al 3,2%, le previsioni di crescita dell’economia mondiale per il 2016; le stime per la crescita italiana restano invariate.
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