Aumento delle rette e Milano. UIL: così si colpiscono le famiglie

Salvatore Monteduro: “Sala chieda a Roma di coprire il buco di 50 milioni non a cittadini già in ginocchio”

Uil Milano Lombardia, scende in campo, dopo essere già intervenuta a fine anno chiedendo al Comune di far quadrare il bilancio intervenendo seriamente per recuperare le risorse necessarie agendo innanzitutto sui soggetti che ogni anno non pagano i tributi e/o multe dovute.

Perché la mancata riscossione di queste risorse per il bilancio dell’Ente significa minori risorse per i servizi e tariffe più alte per chi le tasse e i tributi li paga ed per questo che Uil Milano Lombardia riteneva un obbligo morale da parte dell’amministrazione attivare tutte le azioni utili alla riscossione di quanto dovuto da parte di tutti i contribuenti.

Invece sono stati annunciati aumenti per rette di asili e mense scolastiche. Cosa che il Sindacato trova inaccettabile proprio nel periodo di profonda crisi che persone e famiglie stanno vivendo.

<< Solo alcuni giorni fa – sottolinea il segretario confederale Salvatore Montedurola Uil aveva chiesto a tutti i comuni lombardi di non aumentare tasse, balzelli e tariffe per un certo periodo per venire incontro alle persone. Ma a quanto pare il nostro appello è caduto nel vuoto. Non diamo torto a Sala di voler aumentare le rette a chi ha un reddito più elevato, del resto si è creato una città a misura di ricchi che possono permettersi anche l’aumento delle rette, ma purtroppo la Città non è solo chi frequenta e vive il ricco “centro”, ma ci sono anche le periferie.
Peccato che per otto anni non si siano fatti adeguamenti Istat a chi poteva permettersi di pagare un incremento delle tariffe e che si provveda solo adesso, nel periodo peggiore possibile, a dar corso agli aumenti. Aumenti che nonostante le intenzioni colpiscono anche chi ha un reddito “normale” perché l’Isee, se si hanno più figli, aumenta. Discorso differente sarebbe se ci si rendesse conto che Milano non è solamente composta da cittadini che accedono all’area C e B e che la città si sta spopolando per i prezzi di case, negozi e servizi. In un momento in cui si dovrebbero calmierare i prezzi (giusto che chi ha di più dia di più, ma con un’analisi ben differente) per venire incontro alle esigenze delle famiglie a causa dei costi dell’energia, dell’inflazione e della speculazione, si pensa bene di andare ad aggravare ancora di più la situazione. Se Sala ha un buco da 50 milioni di Euro li chieda a Roma, non ai milanesi. Con le bollette più care, il costo del carrello della spesa sempre più elevato e i prezzi delle case che a Milano hanno raggiunto cifre insostenibili è necessario intervenire in maniera drastica per ridare potere di acquisto alle persone e alle famiglie, non vessarle ancora di più>>.