PNRR: Corte dei conti boccia i comuni lombardi e Città Metropolitana

UIL Milano Lombardia, con Cgil e Cisl, aveva chiesto una cabina di regia con il coinvolgimento nei processi che riguarderanno gli interventi e interesseranno Milano e la Città Metropolitana

Enrico Vizza: “Abbiamo il dovere di conoscere quali saranno le ricadute occupazionali previste e capire quali interventi interessano il sociale, le fasce più deboli, gli anziani e i giovani”

A ottobre prima e a novembre poi Uil Milano Lombardia (con CGIL e CISL) ha chiesto un incontro con i rappresentanti di Comune, Città Metropolitana e ANCI, in merito ai progetti e alle azioni in programma sul territorio contenute nel PNRR, in coerenza con la costituzione del tavolo previsto dal protocollo del 29 dicembre 2021 sottoscritto tra il presidente del Consiglio e Cgil, Cisl e Uil nazionali.

Incontro che ad oggi non solo non è mai stato definito ma per il cui oggetto, il PNRR si apprende oggi della bocciatura da parte della Corte dei Conti che “ha invitato Città Metropolitana a risolvere le incongruenze tra le cifre riportate sulla piattaforma ReGiS, il sistema ufficiale del Mef per il monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti a cui sono destinati i fondi, e le cifre previste, visto che non corrispondono” (Corte dei Conti cit.).

Si apprende, poi, che sullo stesso argomento, la richiesta di chiarimenti e una cabina di regina, la consigliera del Comune di Milano Chiara Valcepina ha presentato a Palazzo Marino una interrogazione seguita da una mozione.

<<A Milano – sottolinea il Segretario Generale ENRICO VIZZAdei 665 milioni di euro del PNRR destinati alle grandi città, ne arriveranno129, con l’obiettivo di finanziare dieci progetti strategici per lo sviluppo della città. Davanti a questi numeri già ad ottobre abbiamo chiesto che i sindacati fossero coinvolti direttamente dal Comune di Milano e Città Metropolitana per conoscere con esattezza la specificità dei progetti perché come Sindacato abbiamo il dovere di conoscere quali saranno le ricadute occupazionali previste e capire quali interventi interessino il sociale, le fasce più deboli, gli anziani e i giovani. Ad oggi invece non solo non abbiamo ricevuto riscontri a quanto chiedemmo ad ottobre e novembre, ma apprendiamo che la stessa Corte dei Conti rimanda al mittente i progetti per una discrasia con le cifre. Abbiamo chiesto una cabina di regia a cui dovevano partecipare le organizzazioni sindacali, la Prefettura, gli organi ispettivi e i rappresentanti della DIA (Divisione Investigativa Antimafia). E mi preme ricordare che in gioco ci sono anche le Olimpiadi e lo Stadio. Si deve rilanciare e migliorare ulteriormente il modello EXPO anche sotto il profilo della legalità perché vogliamo ricordare che la criminalità organizzata penetra negli appalti e nei subappalti specialmente davanti a risorse così ingenti (che sono a fondo perduto) come quelle del PNRR. Chiediamo e vogliamo che per ogni appalto o intervento debba essere recepito e applicato il protocollo prefettizio di Milano>>.