Uil: un patto territoriale per combattere e prevenire il caporalato in Lombardia

Si sono riunite oggi, 7 febbraio, in seduta congiunta, la IV e la VIII Commissione consiliare di Regione Lombardia per affrontare il tema del “caporalato”, un fenomeno purtroppo presente in maniera importante anche nella nostra regione. La richiesta di audizione verteva in modo specifico sul caporalato nel settore dell’Agricoltura, teatro di interventi da parte delle forze dell’ordine anche nel recente passato.

<<La piaga del caporalato purtroppo è diffusa anche in altri settori, soprattutto nell’Edilizia e nella Logistica – afferma Antonio Albrizio, segretario confederale della Uil Milano Lombardia – la Legge 199/2016, che regola finalmente il reato di caporalato necessita di qualche aggiustamento, a partire dall’attivazione dei tavoli territoriali previsti>>. Ci vuole una risposta corale da parte di tutte le parti e gli attori coinvolti. <<Per arginare e combattere il fenomeno, è necessaria una risposta dell’intero sistema, attraverso protocolli e patti territoriali tra istituzioni, enti di controllo, forze sociali che permettano di agire sulla prevenzione di situazioni potenzialmente a rischio; in questo la Regione può e deve svolgere un ruolo propositivo e trainante>> conclude Albrizio. All’audizione di oggi pomeriggio hanno partecipato anche le categorie Uila e Feneal Uil.

<<E’ necessario stroncare il fenomeno delle false imprese cooperative senza terra, anche attraverso la costituzione di un’apposita sezione per questo tipo di imprese nell’anagrafe delle aziende agricole dell’Inps – afferma Maurizio Vezzani, segretario generale della Uila Lombardia – occorrono requisiti più stringenti per procedere all’assunzione della manodopera agricola, ad esempio una ragione sociale certa e capitale effettivamente versato, una quota di lavoratori a tempo indeterminato già in organico alle imprese, regolarità contributiva e fiscale, deposito di almeno due bilanci degli esercizi precedenti; il tutto condizionato al parere favorevole delle sezioni territoriali della Rete del Lavoro Agricolo di qualità. Il caporalato è un oltraggio alla dignità umana>>.

Enrico Vizza

<<Il fenomeno del caporalato, del lavoro nero e grigio, in edilizia passano dalle piazze e dalle stazioni, dalle fermate dei treni e degli autobus delle città, da gruppi su WhatsApp, rinnovandosi continuamente – dichiara Enrico Vizza, segretario generale Feneal Uil Lombardia – il problema deve essere affrontato prima dell’inizio di un cantiere o di una semplice opera edile. Regione Lombardia deve integrare il Dgr del 24 ottobre 2018, con la quale ha adottato le linee guida trasmesse ai Comuni per la redazione dei Regolamenti Edilizi Tipo inserendo gli enti bilaterali del settore delle costruzioni che svolgono una funzione fondamentale in materia di sicurezza, formazione e regolarità. Questo può rappresentare un’efficace forma di contrasto al caporalato, insieme alla costruzione di un’anagrafe telematica per tutti i soggetti che operano, indipendentemente dal contratto applicato>>. Il caporalato non è solo un fenomeno illegale; è in gioco la dignità delle persone, dei lavoratori, la loro sicurezza e la loro salute.