H&M chiude 4 negozi in Italia. Oggi lo sciopero

Il servizio dello sciopero di oggi in questo video della Uiltucs Lombardia
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Tutto iniziò da lì. Il primo negozio in Italia. Il negozio che ha dato vita al marchio in questo pease, tutti lo hanno conosciuto attraverso questo negozio, il più importante e quello che è stato il negozio immagine di tutta Italia.
E ora non serve più. Ora come un oggetto vecchio che non ha più una utilità, viene gettato via.
Questa è la percezione che hanno tutti i dipendenti di H&M.
Che sia un vecchio oggetto da buttare.
Il problema è che lì dentro ci hanno lavorato e ci lavorano ancora delle persone.
Anche loro oggetti da buttare.
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Hanno risposto che non hanno più posto per loro, per i dipendenti dell’altro punto vendita di porta Venezia, di Mestre e Cremona. Non hanno posto. Ma allora perché un azienda che ha chiuso il 2016 in positivo e che continua ad aprire nuovi punti vendita, non ha più posto? Perché si è aperta una procedura di licenziamento collettivo?
Proprio perché anche loro ormai sono diventati vecchi come il negozio in cui tutto è iniziato, perché è più facile assumere con dei contratti a chiamata nuovo personale da poter ricattare a proprio piacimento piuttosto che ricollocare i vecchi dipendenti, con contratti scomodi, poco flessibili, e consapevoli dei giochi che vuole fare questa azienda.
Ecco la verità su H&M e sulle sue chiusure.
Non che i costi di questi punti vendita non sono più sostenibili.
Il negozio di porta Venezia si è visto aprire poco tempo fa un altro flagship store H&M proprio davanti. Era ovvio che ciò avrebbe portato al declino di questo negozio abbandonato a se stesso. Quindi non prendiamoci in giro.
Era tutto un piano ben definito.
Lo scorso 1 giugno c’è stata la prima trattativa nazionale per trovare un accordo per questi dipendenti, ma ovviamente la percezione che è emersa è quella non ci sia una volontà aziendale di trovarlo.
Ecco perché la UIL giovani vuole dare tutta la sua solidarietà a questi dipendenti di questa azienda raccontando la loro storia. Sperando in un (lieto?) fine.
#solidarieta ai lavoratori H&M