domande e risposte su APE volontario

Dopo più di un anno dalla sua istituzione, con la Legge di Bilancio 2017, sono state rese operative le procedure per la richiesta dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, Ape Volontario, per il quale attualmente è possibile chiedere la certificazione, mentre le prime prestazioni saranno erogate dal 1° maggio 2018. Per la Uil tutte le misure su base volontaria messe a disposizione dei lavoratori sono positive, ma ricordiamo che si tratta comunque di una prestazione onerosa.

La Uil si è fortemente battuta per l’introduzione dell’Ape sociale, misura che riconosce la diversa gravosità dei lavori e che quest’anno è stata estesa ad altre 4 categorie per un totale di 15 categorie tutelate. Dobbiamo continuare su questa strada avviando la fase 3 sulla previdenza, reintroducendo di una flessibilità di accesso alla pensione a partire dai 63 anni, istituendo dei meccanismi che tutelino il futuro previdenziale dei giovani e superando le disparità di genere che ancora penalizzano le donne, con una piena valorizzazione del lavoro di cura, e restituendo potere di acquisto alle pensioni in essere.

Chi può fare richiesta?

Tutti i lavoratori iscritti presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o a forme esclusive o sostitutive della medesima, ovvero lavoratori dipendenti sia pubblici che privati, gli autonomi e gli iscritti alla gestione separata, che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che accederanno alla pensione con un anticipo massimo di 3 anni e 7 mesi dal momento della domanda, o con almeno 6 mesi di anticipo; i quali abbiano maturato 20 anni di contribuzione presso la loro forma pensionistica. Non è necessario aver cessato l’attività lavorativa all’atto della domanda.

Un altro vincolo per la richiesta è quello di avere diritto ad un importo della pensione stimata alla data di presentazione della domanda pari ad almeno 1,4 volte il trattamento minimo, 710 €, per chi è nel regime misto; pari a 1,5 volte assegno sociale, 679 €, per chi è nel regime contributivo. Per calcolare l’importo della futura pensione saranno utilizzati i coefficienti di trasformazione in vigore alla data di domanda.

L’ape volontario è inoltre compatibile con l’attività lavorativa, con le misure di sostegno al reddito e con l’Ape sociale.

Quanto si può chiedere di Ape volontario?

L’importo minimo ottenibile è di 150€ al mese per 12 mesi, l’importo massimo è pari a:

75% della pensione per un periodo superiore a 36 mesi;

    80% della pensione per un periodo superiore a 24 mesi;

    90% della pensione per un periodo inferiore a 12 mesi.

Inoltre la rata di restituzione sommata agli eventuali altri debiti a carico del lavoratore, mutuo, assegni di mantenimento, non può generare un importo superiore al 30% della pensione lorda mensile e viene quindi riparametrata di conseguenza.

Come si presenta la domanda?

Il lavoratore tramite il sito internet o un patronato dovrà fare richiesta di certificazione e domanda di certificazione e di prestazione all’INPS senza interagire direttamente con assicurazioni ed istituti di credito.

La richiesta di erogazione di Ape Volontario si articola in due fasi: la prima è la richiesta di certificazione, nella quale viene accertato il diritto alla prestazione e viene altresì comunicato l’importo minimo e massimo richiedibili, la durata massima del Ape e la prima decorrenza utile per la domanda; la seconda fase prevede che il lavoratore presenterà la domanda di accesso e stipulerà gli accordi di finanziamento e di assicurazione, inoltre presenterà, contemporaneamente la domanda di pensionamento. Entrambe le richieste devono essere inoltrate telematicamente utilizzando lo Spid personale del lavoratore, queste procedure possono essere svolte anche tramite un istituto di patronato. L’esito della domanda di certificazione verrà comunicata dall’Inps entro 60 giorni dalla richiesta. Ricordiamo che la certificazione può essere richiesta una sola volta quindi bisogna valutare bene se si intende procedere con la domanda.

Ottenuta la certificazione necessaria, il lavoratore potrà procedere alla domanda di erogazione della prestazione nella quale indicherà l’importo desiderato, l’istituto di credito e l’istituto assicurativo prescelto, se intendente richiedere gli arretrati, qualora ne avesse diritto per il periodo 2 domanda di ape tramite Inps con l’utilizzo dello Spid, scelta istituto credito ed assicurativo, eventuale erogazione supplementare qualora venisse aumenta l’età pensionabile e se eventualmente vuole che siano erogate i rati arretrati eventualmente maturati nel periodo da maggio 2017 a maggio 2018.

Quale è il tasso? La rata sarà sempre uguale?

Il tasso d’interesse ed il costo assicurativo verranno stabiliti al momento della domanda in relazione alle variazioni del mercato, ma una volta presentata la domanda ed accettato il piano di ammortamento la rata, che verrà pagata dal momento della pensione per 240 mensilità, 20 anni, sarà sempre uguale.

Quando si riceve il primo assegno?

Il primo assegno di Ape volontario viene erogato il 1° giorno del mese successivo a quello di domanda.

Come viene tassato l’Ape volontario?

Le somme erogate non concorrono a formare reddito.

È, altresì riconosciuto, in fase di restituzione, un credito d’imposta annuo pari al 50% del costo degli interessi e della polizza assicurativa.

Se aumenta l’età di pensionamento?

Qualora per effetto dell’adeguamento all’aspettativa di vita l’età di accesso alla pensione venga aumentata, per il lavoratore che lo abbia richiesto, alla presentazione della domanda verranno erogati un numero di mensilità aggiuntive, pari all’aumento dell’età. Ovviamente ciò genererà un ricalcolo delle rate di restituzione.

Si possono le somme dovute nel 2017?

Per chi avesse avuto diritto ad accedere all’Ape volontario già nel 2017, potrà richiedere, eventualmente, in fase di domanda, l’erogazione delle somme dovute e maturate a partire da maggio 2017.

Si può procedere con la contribuzione volontaria?

Sì, nel periodo di erogazione dell’Ape volontario il lavoratore può integrare la propria contribuzione secondo le normali modalità ad oggi in vigore.

Si può estinguere il finanziamento?

Si può, in fase di restituzione, estinguere il debito in un’unica soluzione.

Ape aziendale

Sarà possibile prevedere, previo accordi tra la parte datoriale ed i lavoratori, l’accesso alla prestazione dell’Ape volontario con il versamento da parte del datore di una maggiorazione contributiva volta a compensare totalmente o in parte la rata di ammortamento che il lavoratore dovrà sostenere.

L’Inps specifica che il versamento di questa contribuzione non potrà essere inferiore alla contribuzione prevista per ciascun anno o frazione di anno dalla data di anticipo alla data di maturazione della pensione determinato sulla media della retribuzione imponibile percepita nell’anno precedente dal lavoratore. È ulteriormente specificato che il datore dovrà versare tale somma in un’unica quota.

Simulazione Ape volontario

Nella seguente tabella si ipotizza che l’Ape volontaria sia richiesta da un lavoratore con una pensione lorda attesa di 1.000 € mensili.

L’importo richiesto è pari al massimo ottenibile in relazione agli anni di anticipo, inoltre nel nostro esempio il lavoratore non ha alcun debito erariale né di altra natura ed è residente a Roma. L’importo della rata da restituire in rate mensili per 20 anni dal pensionamento è calcolato al netto del credito d’imposta riconosciuto sugli interessi e sul costo della polizza assicurativa.

Importo pensione 1.000 € lordi

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Dalla simulazione proposta si può notare che per effetto dei criteri stabiliti, l’importo richiedibile cresca in modo inversamente proporzionale alla durata dell’Ape, quindi minore è il periodo di erogazione maggiore sarà l’importo richiedibile.

L’incidenza della rata sulla pensione lorda stimata, è pari al 5,1% per 1 anno di Ape e può salire fino al 16,8% per 3 anni e 7 mesi, proporzione che potrebbe crescere ulteriormente fino al 18,1% nel caso che dalla data di erogazione all’effettivo pensionamento intervenga un innalzamento dell’età pensionabile.

Ricordiamo che il peso degli interessi e del costo assicurativo utilizzato per la simulazione potrà variare in relazione al mercato ed al periodo di presentazione della domanda.

 

A cura del Servizio Politiche Previdenziali UIL