Dal 1° luglio dimezzato il superticket regionale

Dal 1° luglio è scattato il dimezzamento della parte regionale del superticket per le prestazioni sanitarie in Lombardia. Sicuramente una buona notizia soprattutto per le fasce più deboli della popolazione della nostra regione; una decisione che coinvolgerà circa un milione e mezzo di cittadini lombardi. Facendo due conti, la quota regionale scende da 30 a 15 euro; considerando i 36 euro di quota statale che resta invariata, il costo massimo del ticket sanitario passerà da 66 a 51 euro, con un risparmio per gli utenti di 15 euro. Il risultato ottenuto è frutto di un accordo tra il governo regionale, in particolare l’assessorato guidato da Giulio Gallera e i sindacati.

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<<Dal 1° luglio chi ha prenotato un esame si trova davanti ad un prezzo dimezzato per l’abbattimento del superticket di competenza regionale – spiega Clara Lazzarini, segretaria confederale della Uil Milano Lombardia – abbattimento che interessa un milione e mezzo di persone>>. La tassa regionale scende da 30 a 15 euro, <<grazie a un accordo tra Regione e sindacati, cosa che nessuno sottolinea, nell’ambito di un piano finalizzato alla diffusione della prevenzione>> prosegue Lazzarini. Decisivo il ruolo del sindacato. <<La delibera finalmente varata dalla giunta Fontana con sei mesi di ritardo – osserva la segretaria confederale – nel dettaglio prevede un costi ticket massimo di 51 euro, per un’uscita di oltre venti milioni che si vanno a sommare ai settanta che Regione Lombardia già sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali>>.

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Una Tac al torace o una risonanza magnetica della colonna vertebrale, ad esempio, dal 1° luglio non costeranno più 66 euro ma 51 euro, per i cittadini lombardi aventi diritto. Per il sindacato bisogna però fare di più, sempre nell’ottica di incentivare la prevenzione. <<Il prossimo obiettivo – conclude Clara Lazzarini – dovrebbe essere la totale abolizione del ticket in omaggio al principio che ogni euro speso in prevenzione corrisponde a 80 euro risparmiati in cura>>.