Appello della Uil per il ritorno in Italia di Cristina Cattafesta

La Uil Milano Lombardia e il Coordinamento Pari Opportunità sostengono e sono a fianco della famiglia Cattafesta, nel sollecitare il ritorno al più presto in Italia di Cristina Cattafesta, presidente di CISDA, il Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane. La Uil milanese e lombarda chiede che Cristina Cattafesta torni al più presto dalla Turchia, dove si era recata come osservatrice internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari che si sono svolte in quel Paese nei giorni scorsi.

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La Uil Milano Lombardia con la segretaria confederale Clara Lazzarini e il Coordinamento Pari Opportunità fanno proprio il comunicato emesso dalla famiglia di Cristina, in particolare dalla sorella Silvia Cattafesta, che ripercorre la vicenda. <<Mia sorella Cristina Cattafesta è stata fermata domenica 24 giugno 2018 nel giorno delle elezioni in Turchia, nel Sud Est del Paese, nella città di Batman – si legge nel comunicato dei famigliari – doveva svolgere il ruolo di Osservatrice Internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari insieme a una delegazione di sei persone del CISDA, il Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane di cui Cristina è presidente>>.

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<<Cristina – prosegue la nota – è stata fermata per un controllo dalla polizia turca insieme ad altri nove osservatori, tutti espulsi ma non trattenuti. Il 25 giugno, il procedimento contro Cristina si è concluso con una sentenza di espulsione dalla provincia di Batman, con conseguente trasferimento nel Dipartimento Immigrazione; giunge oggi la notizia che mia sorella sarà trasferita in un Centro di espulsione a Gaziantep e i tempi perché possa tornare a casa sono ad oggi incerti. Cristina è un’attivista, da sempre in prima fila per la tutela dei diritti umani per i soggetti più discriminati come le donne e i bambini. La sua è una scelta di impegno sociale e civile, che noi sorelle e tutta la sua famiglia, amici inclusi, riteniamo dia prestigio alla comunità intera. Chiediamo il massimo impegno delle Istituzioni e della società civile italiana nel riportare immediatamente Cristina a Milano>>.