Protocollo per la gestione di beni e imprese confiscate: la firma della Uil Milano Lombardia

E’ stato firmato, anche dalla Uil Milano Lombardia, presso il Palazzo di Giustizia di Milano, il Protocollo d’Intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate, promosso dal Tribunale di Milano insieme all’Agenzia Nazionale ANBSC, Prefettura di Milano, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Ordine degli Avvocati di Milano, Comune di Milano e Regione Lombardia. Il protocollo impegna i firmatari, secondo le proprie competenze, a partecipare ad un tavolo tecnico creato ad hoc, per la verifica delle modalità adottate nella gestione dei beni sequestrati e confiscati. Gli obiettivi di questa sinergia sono la salvaguardia e la gestione ottimale dei beni sequestrati, affinché sia favorita una loro destinazione sociale virtuosa in tempi rapidi e la tutela dell’unità aziendale e dell’occupazione nelle aziende confiscate, consentendo la loro continuità e promuovendo al tempo stesso percorsi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti. Al protocollo hanno aderito anche la Uil, la Cgil, la Cisl lombarde, Legacoop, Confcooperative, Abi, Libera, Cfi, Unioncamere, Confcommercio, Assolombarda.

A siglare il documento in rappresentanza della Uil Milano Lombardia il segretario regionale Vincenzo Cesare. <<In Lombardia – ricorda Cesare – ad oggi sono 2901 gli immobili e 343 le aziende confiscate, a cui vanno aggiunte le 267 imprese sequestrate. Con questo Protocollo vogliamo arrivare a una loro più rapida destinazione fin dalla fase del sequestro, dare continuità produttiva ed occupazionale alle aziende e organizzare percorsi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei beni e delle imprese confiscate>>. Il sindacato si impegna al confronto con i responsabili della gestione dei beni sequestrati o confiscati, con l’obiettivo di garantire la continuità delle attività economiche, la salvaguardia dell’occupazione, la tutela contrattuale e normativa dei lavoratori interessati.