Sicurezza sul lavoro: la formazione fa la differenza.

Assemblea Regionale di Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e Delegati sindacali.

Mercoledì 8 maggio dalle ore 9.30 alle 13.00, presso il Salone Valente del Tribunale Civile di Milano in via San Barnaba 29, CGIL, CISL, UIL della Lombardia hanno organizzato una assemblea unitaria regionale a cui parteciperanno 350 tra Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e operatori sindacali provenienti dai diversi settori produttivi e territori della Lombardia dal titolo “Sicurezza sul Lavoro: la formazione fa la differenza!”.

“La formazione è elemento che riteniamo essenziale ai fini della prevenzione; il rispetto del dettato normativo, la sua effettiva e corretta erogazione consentirebbe di evitare gran parte degli infortuni, anche mortali, che purtroppo in Lombardia mietono ancora troppe vittime” dichiarano i Segretari Confederali Regionali.

Il 2023 si è chiuso con un triste primato per la nostra regione: 109.849 denunce di infortunio di cui 172 mortali e 3.809 tecnopatie denunciate. Al 31 marzo dell’anno in corso le denunce sono già 28.469, di cui 41 con esito mortale e 949 le malattie professionali denunciate. Stiamo parlando di 382 denunce di infortunio e 7 morti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A fronte di questi dati, dietro ai quali ci sono persone che hanno perso la vita e sono rimaste inabili, riteniamo che occorra mettere in campo un sistema efficace di prevenzione, che investa risorse e attività a partire dalla formazione.

Di questo parleremo nel corso dell’attivo, in una tavola ritonda alla quale parteciperanno il dr. Paolo Mora, Direttore Generale Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia,  la dott.ssa Nicoletta Cornaggia, Dirigente UO Prevenzione – DG Welfare Regione Lombardia,  il dr. Carlo Colopi, responsabile INL coordinamento regionale Lombardia, la dr.ssa Tiziana Siciliano, Procuratore della Repubblica di Milano, il dr. Diego De Merich, ricercatore Inail.

Previsto l’intervento dell’Assessore al welfare, Guido Bertolaso.

LE RICHIESTE