Coronavirus. Sindacati: scaglionare gli orari
Dalla Regione ancora nessuna risposta alla richiesta di istituire tavoli territoriali
L’incontro che si è tenuto il 27 ottobre con Regione Lombardia sul tema del Trasporto Locale in relazione alla seconda ondata pandemica, fa seguito a quello tenutosi a luglio, nella quale proponevamo testualmente: “decisioni che vadano nella direzione dello scaglionamento degli orari di tutto quanto risponda a criteri pubblici, che deve essere oggetto di contrattazione specifica città per città, ente locale per ente locale, ufficio per ufficio. Bisogna evitare il collasso delle reti stradali, che rischiano seriamente di essere bloccate da mezzi privati”.
Con rammarico siamo oggi a constatare come le nostre proposte siano rimaste inascoltate.
Considerate le diversità territoriali emerse abbiamo ancora una volta proposto che siano le agenzie territoriali ad assumere il compito di coordinare i tavoli tra istituzioni locali, imprese, sistema di formazione e sindacati per trovare territorio per territorio le soluzioni più efficaci possibili. Proposta che ancora una volta è caduta nel vuoto.
La necessità sopra descritte sono oramai non procrastinabili. Un efficiente gestione dello scaglionamento degli orari, unita ad una gestione attenta dei “tempi delle città”, genererebbe una diminuzione del traffico cittadino nelle ore di punta con conseguente incremento della “velocità commerciale” dei mezzi pubblici, strumento utile per aumentarne frequenza di passaggio e, conseguentemente, capienza.
Abbiamo sempre chiesto, e lo abbiamo ribadito anche nella riunione, di costituire tavoli di confronto snelli, a cui possano partecipare Agenzie di Bacino, operatori del settore, direzioni scolastiche, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, in cui poter incrociare eventuali interventi volti ad eliminare i picchi di presenza di passeggeri con altri di tipo operativo, necessari e possibili, nella rimodulazione dell’offerta di mobilità.
Il tema deve essere affrontato superando logiche ed interessi di parte per il bene comune; siamo convinti che un approccio di questo tipo sia fondamentale per armonizzare le esigenze della scuola, delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini con quelle del trasporto pubblico. Serve una azione coordinata e di sistema, improntando gli interventi sul medio e lungo termine, considerato che con questa situazione bisognerà convivere per diverso tempo.
Le organizzazioni di categoria dei trasporti, FILT, FIT, UILT e CGIL CISL UIL Lombardia ribadiscono la propria disponibilità ad entrare concretamente nel merito, per trovare soluzioni a tutela della salute e della sicurezza di lavoratori e cittadini. Regione faccia la sua parte.