Convegno Uil sui trasporti: non aspettare sempre le tragedie per fare investimenti

Si è svolto questa mattina a Milano, il convegno sul presente e il futuro del trasporto merci organizzato dalla Uil Trasporti e dalla Uil Milano Lombardia; una mattinata dedicata al confronto tra il sindacato, tutti gli operatori del settore, le imprese e le istituzioni. Sono intervenuti tra gli altri anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e quello della Liguria Giovanni Toti, oltre al viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi. Ad aprire i lavori, gli interventi del segretario generale della Uil Trasporti Lombardia Enore Facchini, il segretario regionale Roberto Cotroneo e il segretario generale della Uil Milano Lombardia Danilo Margaritella.

<<Siamo in un momento nel quale la discussione sugli investimenti in infrastrutture è centrale nel nostro Paese – ha esordito Margaritella – i recenti tragici accadimenti hanno portato al centro del dibattito, politico e non, la situazione delle infrastrutture, altrimenti confinata spesso tra gli addetti ai lavori; non è possibile che per discutere di questi argomenti occorra che accadano prima delle tragedie>>.

Il cambio di Governo a livello nazionale è naturale che comporti una fase di studio e riflessione, ma occorrono decisioni celeri, evitando di disperdere risorse preziose per interventi indifferibili. La Uil ha coniato alcuni anni fa lo slogan “la cura del ferro”, che fa riferimento allo sviluppo del trasporto merci.  <<La “cura del ferro”, parte fondamentale del piano investimenti, oltre a potenziare il trasporto ferroviario nel suo complesso, ha l’ambizione di agganciare stabilmente l’Italia ai grandi circuiti logistici europei – ha proseguito il segretario – le nostre imprese perdono 12 miliardi di euro l’anno a causa dell’inefficienza logistica; per questo occorre ragionare in una logica d’insieme tra Governo, Fs, Regioni, Città e imprese>>.

Non secondario il tema della sostenibilità ambientale; <<bisogna agire sui costi di esercizio, potenziare i centri intermodali, aumentare l’accessibilità a porti e aeroporti che ancora oggi non sono collegati all’alta velocità. Dobbiamo rendere il trasporto su ferro competitivo ed appetibile, evitando che ci sia una concorrenza tra imprese ferroviarie basata esclusivamente sulla riduzione del costo del lavoro, ma lavorando su un riequilibrio dei costi tra gomma e ferro>> ha concluso Margaritella.