Sanità lombarda: criticità del DGR per le liste di attesa
SANITA’ IN LOMBARDIA: LA UIL LANCIA L’ALLARME PER ABBATTERE LE LISTE DI ATTESA
Salvatore Monteduro: “Il nuovo piano lombardo chiede al pubblico di fare il miracolo – ma con ferie, personale carente e nessuna trasparenza sul privato. Non si riducono i tempi d’attesa solo con gli ordini di servizio. Servono risorse vere, personale, e una regia trasparente che coinvolga anche il privato accreditato”
La delibera n. XII/4556 del 16 giugno 2025 di Regione Lombardia lancia un piano operativo per abbattere le liste d’attesa nelle prestazioni ambulatoriali. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: recuperare prestazioni critiche tra giugno e dicembre 2025. Ed è qui che scatta l’allarme della UIL che attraverso il Segretario Confederale Salvatore Monteduro evidenzia che “Non si riducono i tempi d’attesa solo con gli ordini di servizio. Servono risorse vere, personale, e una regia trasparente che coinvolga anche il privato accreditato.”
Il piano di Regione prevede che le strutture pubbliche (ASST) dovranno garantire – nel solo semestre luglio-dicembre – oltre 3,2 milioni di prestazioni. Ogni ASST dovrà anche garantire un livello minimo di prenotabilità attraverso il CUP, con valori che vanno dallo 0,7% (ASST Pavia) al 15% (Niguarda e Papa Giovanni XXIII). Una quota minima che, nella pratica, rischia di non incidere davvero sull’accesso dei cittadini alle prestazioni (vedi esempi alla fine)
Per il privato accreditato (ATS) saranno assegnate oltre 3,7 milioni di prestazioni su tutto l’anno 2025, senza vincoli sull’accessibilità pubblica delle agende. (vedi esempi alla fine)
E proprio sulla base di questi numeri si riscontrano i nodi critici. Le risorse utilizzate derivano da fondi residui non spesi, non da nuovi stanziamenti mentre il periodo operativo (giugno-dicembre) coincide con le ferie estive, aggravando la difficoltà organizzativa per le ASST. Inoltre si continua a chiedere sempre di più agli operatori, imponendo maggiori carichi e ore di lavoro, invece di attuare una politica strutturale di rafforzamento degli organici e manca una valorizzazione contrattuale reale del lavoro aggiuntivo.
<<La Regione punta sull’incremento dei volumi nelle strutture pubbliche – evidenzia il segretario Uil Lombardia Salvatore Monteduro – ma lascia ancora troppo spazio all’autonomia del privato accreditato, senza regole omogenee sull’accessibilità delle agende. Per garantire una vera equità nell’accesso alle cure è necessario che le stesse regole valgano per tutti, pubblici e privati>>.
Allo stesso tempo, è indispensabile riconoscere che senza un rafforzamento strutturale e un finanziamento adeguato del sistema sanitario pubblico, ogni piano rischia di rimanere una risposta emergenziale, incapace di incidere sulle cause profonde delle liste d’attesa.
La tutela dei diritti dei cittadini e la dignità del lavoro pubblico devono tornare al centro delle politiche sanitarie regionali e nazionali.
“Questo piano – prosegue Monteduro – dimostra ancora una volta come si continui a fare affidamento solo sull’abnegazione degli operatori pubblici, senza metterli nelle condizioni di operare con efficacia e dignità. Non si può pretendere di risolvere anni di disinvestimento scaricando nuovi obiettivi su organici già ridotti all’osso, e senza dare trasparenza a tutto il sistema. Serve una svolta vera, strutturale, e il coraggio politico di investire nella sanità pubblica.”
La UIL Lombardia chiede fortemente il rafforzamento degli organici e delle condizioni di lavoro con rinnovi dei CCNL adeguati a quelli dei contesti Europei e investimenti strutturali e non straordinari sulla sanità pubblica
<<Se davvero vogliamo una sanità pubblica che funzioni per tutti – conclude Monteduro – bisogna partire dalle persone: i cittadini che hanno diritto di essere curati, e i lavoratori che oggi rendono possibile questa cura>>.
Alcuni esempi delle prestazioni da recuperare
PUBBLICO
- ASST Niguarda:
- 050 prime visite cardiologiche
- 607 ecografie addome completo
- 519 risonanze articolari
- ASST Papa Giovanni XXIII (BG):
- 906 mammografie bilaterali
- 504 ecocolordoppler cardiaci
- 224 TAC torace
- ASST Lariana (CO):
- 124 ecografie addome
- 923 prime visite ortopediche
- 208 risonanze magnetiche
PRIVATO ACCREDITATO
- ATS Milano:
- 808 risonanze articolari
- 458 prime visite ortopediche
- 121 ecografie addome
- ATS Insubria:
- 972 mammografie
- 780 prime visite oculistiche
- 109 ecocolordoppler cardiaci