Salari e costo della vita a Milano. La Uil scrive nuovamente a Sala

Enrico Vizza: “L’emergenza salari (che non è il salario “meneghino”) e lavoro è tema con cui ci siamo confrontati con il sindaco Sala due anni fa. Siamo convinti che il sindaco di Milano e della Città Metropolitana possa promuovere un’azione condivisa con i sindaci dei capoluoghi lombardi e con la stessa Regione. Si è erroneamente fermato il confronto sul PGT in attesa del Salva Milano. Può proseguire la discussione ma non sarà questa amministrazione ad approvare il documento definitivo”

Dopo la lettera inviata al presidente della Regione Fontana, la UIL scrive ora al primo cittadino di Milano Giuseppe Sala, inviando il documento UIL di 2 anni fa e molti documenti tra cui l’analisi prodotta dalla UIL Lombardia con la collaborazione del Prog. Giorgio GOGGI, già Assessore del Comune di Milano nella giunta Albertini. L’obiettivo è che Sala si faccia promotore di iniziative verso la contrattazione di secondo livello per una Milano che torni a essere inclusiva verso i lavoratori del settore pubblico e privato, rimettendo al centro lo storico PATTO SOCIALE MILANESE.

La UIL lo fa ricordando tutte le azioni e le iniziative che, nel corso degli ultimi due anni, ha mosso sul tema, indirizzandole sia al Comune che alla Regione. E tutto questo focalizzando il tema sulle disuguaglianze che si sono create nella città, in particolare per quanto riguarda i costi degli affitti e l’equità sociale. Un tema che la UIL ha affrontato con Sala ben prima che diventasse oggetto di discussione pubblica o, in alcuni casi, di strumentalizzazione, fin dall’incontro del dicembre 2023 con la partecipazione del gruppo dirigente confederale e delle Categorie regionali della UIL Lombardia.

<<Al termine di un confronto costruttivo e trasparente -scrive il segretario Generale UIL Lombardia Enrico Vizza –  la nostra organizzazione inviò un documento che, pur necessitando oggi di qualche aggiornamento, resta a nostro avviso ancora valido, come da nostra comunicazione del 24 gennaio 2024. Proprio partendo da quel documento, la UIL ha continuato a sensibilizzare la politica e i rappresentanti degli enti locali, tra cui il Vice Sindaco della Città Metropolitana, i Sindaci dei capoluoghi di provincia e ANCI Lombardia, sul tema della casa, dell’abitare e del caro affitti. Più volte abbiamo ribadito che non si tratta di un problema esclusivamente milanese>>.

Tema centrale è e resta quello del lavoro, che deve essere di qualità, affrontando con urgenza la questione del precariato (su cui la UIL ha costruito la campagna “NO ai lavoratori fantasma”), tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, così come la questione salariale, che resta un nodo cruciale.

Aspetti che nelle ultime settimane, preoccupano ancora di più il sindacato anche alla luce del tema dazi.

<<Quella dei dazi –  continua Vizzaè una sfida che richiede una gestione a livello europeo seppur la nostra organizzazione, attraverso il Segretario Generale PierPaolo Bombardieri, ha sollecitato la Presidenza del Consiglio con una lettera indirizzata alla Presidente Meloni lo scorso aprile, per avviare un confronto strutturato. Abbiamo avviato un confronto con Regione Lombardia sul tema del rafforzamento della contrattazione di secondo livello che non è, né sostitutiva né in deroga a quella nazionale, ma integrativa. Riteniamo che, proprio per il peso della produzione lombarda e del tessuto economico di Milano e dell’Area Metropolitana, sia necessario un lavoro condiviso per far sì che una parte della ricchezza prodotta sul territorio venga reinvestita in politiche salariali e di welfare, soprattutto per incentivare i consumi interni>>.

E ricordando che proprio il tema dei contratti di secondo livello è stato oggetto di una mozione da parte del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, la UIL evidenzia come sia abituata a confrontarsi con tutti i gruppi politici, senza preclusioni.

<<Siamo convinti – conclude Vizzache il Sindaco di Milano e della Città Metropolitana possa promuovere un’azione condivisa con i sindaci dei capoluoghi lombardi e con la stessa Regione Lombardia e questo confermando quanto già avviato proprio con il sindaco Sala pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, politici e sindacali e alla luce dell’attenzione dimostrata sui temi delle politiche salariali, della contrattazione di secondo livello e del diritto alla casa>>.

 

DI SEGUITO LE LETTERE, LE PROPOSTE E LE SOLUZIONI INVIATE AL SINDACO SALA: