Verso lo sciopero

MANOVRA DI GOVERNO: PROSEGUE LA MOBILITAZIONE INIZIATA NEL MESE DI MAGGIO SUI TEMI DELLA PIATTAFORMA UNITARIA

CONVOCATI PER IL 7 NOVEMBRE A SERIATE (BG) GLI ATTIVI REGIONALI DEI QUADRI E DELEGATI DI UIL E CGIL LOMBARDIA IN VISTA DELLO SCIOPERO PROGRAMMATO PER IL 24 NOVEMBRE

LA CISL NON ADERISCE

 IL Segretario Generale UIL Lombardia Vizza: “Sanità, pensioni, sicurezza sul lavoro, detassazione aumenti rinnovi contrattuali, politiche dell’abitare e tassazione extraprofitti sono le misure unitarie che abbiamo chiesto al Governo e che non affronta in modo strutturale

Il Segretario Generale della UIL Lombardia Enrico Vizza, dopo una richiesta di confronto inviata a Cgil e Cisl Lombardia nei giorni scorsi per la mobilitazione unitaria, ha sottoscritto la convocazione dell’ATTIVO UNITARIO DEI DELEGATI e QUADRI delle CATEGORIE della Lombardia di UIL e CGIL.

Vizza è convinto che la mobilitazione deve proseguire nel solco tracciato dalle confederazioni nazionali con lo sciopero generale il prossimo 24 novembre. <<Non comprendiamo la non adesione della Cisl ma la rispettiamo. Dobbiamo essere coerenti con la mobilitazione unitaria del mese di maggio e con le iniziative che la UIL ha promosso subito dall’ inizio dell’anno dando voce al paese reale che hanno raccolto il malessere dei Lavoratori, Famiglie e Pensionati>>

Cuneo fiscale << Se pur non strutturale il risultato  lo attribuiamo alle lotte dei lavoratori che hanno anche scioperato, all’epoca del Governo Draghi, per questa rivendicazione. Nel nostro Paese, dunque resta aperta la questione salariale, causata dalla perdita di circa il 20% del potere d’acquisto di salari e pensioni. Questa perdita va recuperata con il rinnovo dei contratti. Ebbene, le cifre messe a disposizione del Governo, per quelli del pubblico impiego, non saranno sufficienti a tale scopo. Non solo; non sono state accettate, per il settore privato, le nostre richieste di detassare gli aumenti contrattuali né di primo né di secondo livello>>.

Pensioni: <<Con la propaganda di “Meloni e Salvini” che volevano abolire la legge Fornero, – continua Vizza – invece non sono arrivate risposte alle proposte dei sindacati per precari, giovani e donne. Non solo. Opzione donna è stata cancellata; quota 104 non rappresenta una misura in favore dei lavoratori così come non è possibile accantonata  l’ Ape Social, ma occorre renderla strutturale per lavori usuranti e pesanti>>.

Il tiro del segretario generale della Lombardia passa poi alla lotta all’evasione, che cuba oltre 110 miliardi, che nella manovra non trova spazio. <<Non solo non se ne parla, ma per gli autonomi si consente di versare le imposte di novembre a rate, mentre i lavoratori e pensionati versano l’80% di IRPEF Tutti i mesi>>.

Il numero uno della UIL Lombardia continua sui temi che da tempo sono al centro delle richieste del sindacato: casa, abitare, sicurezza sul lavoro, sanità. <<Anche su questi temi non vediamo alcuna traccia nella manovra dell’esecutivo Meloni. Abbiamo chiesto da tempo di pensare a un fondo affitti e misure in favore di famiglie (non per i ricchi) per la ristrutturazione del patrimonio immobiliare. Abbiamo chiesto più risorse per i rinnovi contrattuali della sanità, ma non si intravede alcun intervento sul fondo sanitario nazionale. I 3 miliardi stanziati rappresentano una mancia irrilevante. Il diritto alla salute è sempre più negato: basti vedere in Regione Lombardia le vergognose lungaggini nelle liste d’attesa. Sulla sicurezza sul lavoro, dopo le prese di posizione del capo dello Stato Mattarella con i Sindacati, non c’è alcuna misura per maggiori investimenti su ispettori e sanzioni per chi non rispetta le norme. Chiediamo una procura speciale e l’introduzione di omicidio sul lavoro per chi viola le norme sulla sicurezza. E infine sulla tassazione degli extra profitti introdotta su richiesta del Sindacato dal Governo Draghi, ci accorgiamo che è rimasta fuori dalla manovra. Dalle banche e dalle posizioni di qualche Ministro la Presidente Meloni se ne guarda bene di affrontare il tema in favore di famiglie, pensionati e imprese. Per tutte queste ragioni, il Sindacato in Lombardia non può stare fermo. Dobbiamo rivendicare diritti e tutele. Con CGIL proseguiremo la mobilitazione con la sciopero del 24 novembre e con le iniziative che organizzeranno le categorie>>.