Strage di Piazza Fontana. Per non dimenticare
Quel 12 dicembre di 56 anni fa segnò una svolta agghiacciante…
Oggi ricordando quel dramma si inaugura l’opera “Non dimenticarmi” ….
UN’ OPERA per ricordare i morti di piazza Fontana e con loro le altre vittime, 136 delle stragi, è doveroso sottolinearlo, di matrice neofascista.
Dal 1969 al 1980 colpirono più volte nel nostro Paese con l’obiettivo di destabilizzare l’ordine democratico:
1969, Milano piazza Fontana;
1970, Treno Freccia del Sud;
1972, Peteano;
1973, Questura di Milano;
1974, Treno Italicus;
1974, Brescia, piazza della Loggia;
1976, Brescia piazzale Arnaldo;
1980, Stazione di Bologna.
Alle 136 vittime di queste stragi si aggiunge Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico che nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 morì precipitando da una finestra del quarto piano della Questura di Milano.
DA questa piazza DOBBIAMO ricordare anche quelle vittime che sono state la conseguenza, e quindi figlie, di questa strage. ..Verso quegli Uomini di Stato, tutti d’un pezzo, che, contrariamente a chi ha avuto un ruolo EQUIVOCO (e mi sento di dire DIRETTO) come alcuni apparati di sicurezza e dello stato, hanno sacrificato la loro vita piegati del terrorismo ….
Mi riferisco a tre coraggiosi magistrati come Vittorio Occorsio, Emilio Alessandrini e Antonino Scopelliti che si occuparono degli attentati avvenuti nel 1969.
Magistrati di cui dovremmo avere RISPETTO ogni GIORNO
VERI UOMINI DELLO STATO che in quanto tali vennero assassinati anche per loro indagini su Piazza Fontana oltre che per la loro opera contro il terrorismo e la mafia, piaga che con il terrorismo ha sempre avuto a che fare. ..
L’istallazione di quest’opera ha un obiettivo che è evidente: quello di stimolare un dialogo tra passato e presente affinché mai più si ripeta ciò che accadde allora: un’indiscriminata violenza ai danni di persone innocenti con il solo scopo di generare terrore e legittimare interventi autoritari.
Una violenza che ha avuto una sola matrice e che Milano, medaglia d’oro per la resistenza, insieme a Brescia e Bologna ha ben chiaro:
Quella del terrorismo fascista che faceva pensare e dire che da quel momento nessun cittadino poteva più ritenersi al sicuro e sarebbe servito un “pugno di ferro”.
Perché se è vero che In quel 1969 l’Italia repubblicana conosceva la violenza politica, quella bomba esplosa, QUI in piazza Fontana, segnò un confine…
Come lo fece a Brescia dove si vollero colpire i diritti dei lavoratori durante una manifestazione democratica di UIL CGIL e CISL o quello che vigliaccamente accadde a Bologna uccidendo persone che si apprestavano a trascorrere le proprie vacanze.
E dopo oltre mezzo secolo.
LA VERITÀ NON È MAI USCITA !!!
Ebbene dopo questo lunghissimo periodo si deve trarre un duplice bilancio….
Perchè se da un lato la minaccia del terrorismo è stata respinta, dall’altro gli squilibri mondiali, i rigurgiti nazionalisti, populisti, autocratici e autoritari, mettono ancora in serio pericolo la democrazia anche se qualcuno si ostina a negarlo.
E noi siamo qui dopo 56 anni UIL CISL e CGIL ancora con la voglia e la sete di giustizia!
Di una giustizia che non è stata fatta, che non si è voluta fare e che Milano, come Brescia e Bologna e CHE pretendiamo soprattutto dai vertici che siedono nelle istituzioni dello stato.
Quello STATO che doveva e deve difendere i propri cittadini, che deve essere votato all’antifascismo sancito e ribadito nella COSTITUZIONE che NON DEVE ESSERE TOCCATA e modificata a uso e consumo della politica …!
Quegli APPARATI che avrebbero dovuto e devono difendere i cittadini e hanno depistato le indagini facendo anche ricorso al segreto di Stato…
UNO STATO che, va ricordato, come noi deve essere democratico ed imparare a usare i termini più adeguati: quello di essere antifascista.
SI LO GRIDIAMO ancora una VOLTA da QUESTA PIAZZA : SIAMO ANTIFASCISTI oggi come IERI …
Una parola che siamo ORGOGLIOSI di PRONUNCIARE.
Una parola che qualcuno è restio a dichiarare o peggio riversa su altri estremismi come causa diretta della strategia del terrore.
DOBBIAMO ricordare ancora una volta anche alle GIOVANI GENERAZIONI che il fascismo NON HA MAI FATTO COSE BUONE come qualcuno ogni tanto CI RACCONTA ….
IL FASCISMO HA TOLTO OGNI LIBERTÀ, ANCHE QUELLE SINDACALI e DIRITTI delle Persone….
Aspetti che oggi si evidenziano in sottili LINEE SEMPRE PIÙ NERE che non usano la strategia del terrore, ma che si sono insinuate nelle nostre esistenze in maniera sempre più subdole, sfruttando anche la tecnologia e che sono volte al tentativo di privazione dei diritti anche attraverso la revisione dei dettami costituzionali.
Penso al diritto allo sciopero, a salari adeguati, ad una esistenza dignitosa, ma anche mettendo il bavaglio a chi è preposto a mantenere l’ordine e ad essere un bilanciamento per i poteri dello stato.
MILANO, UIL, CGIL e CISL assieme al Comitato Permanente Antifascista, alle Istituzioni qui rappresentate dal Comune di Milano con il Sindaco Giuseppe Sala, alla sindaca di Brescia, all’assessore di Bologna e a tutti i famigliari delle vittime NON DIMENTICANO !!!!!!!!
NON CI PIEGHEREMO MAI a VECCHI e NUOVI FASCISMI …
RIAFFERMEREMO SEMPRE DEMOCRAZIA E LIBERTA’ PER COSTRUIRE IL FUTURO DELLE GIOVANI GENERAZIONI



