Settimana della sicurezza, il monito della UIL: “siamo sicuri”?
Enrico Vizza: “Davanti a numeri che fanno rabbrividire abbiamo il dovere di porci molte domande dando risposte concrete a questi quesiti al contrario rischiamo di ritrovarci ogni anno a fare retoriche passerelle. Dopo il 1 maggio, ci saremmo aspettati dal Governo iniziative più concrete”
La settimana della sicurezza si apre per la UIL con la riflessione e una serie di domande su dati incontrovertibili per la Lombardia: 70.662 denunce di infortunio e 97 morti da gennaio ad agosto 2025.
E quello che colpisce ulteriormente sono le denunce di infortunio degli studenti con la Lombardia che concentra quasi un quarto delle denunce nazionali: 11.694 (il 23% del totale nazionale; +4,4% sul 2024), di cui 2 con esito mortale (1 in occasione di attività scolastica, 1 in itinere).
Senza dimenticare il tema delle malattie professionali, con in occhio particolare rivolto che certifica il record detenuto dalla Lombardia che possiede il maggior numero di malattie asbesto correlate riconosciute nel 2024: 203 casi.
E proprio da questi numeri parte l’analisi del Segretario Generale Enrico Vizza intervenendo alla inaugurazione a Palazzo Lombardia.
<<Sono numeri – evidenzia il segretario Enrico Vizza – che non vorrei citare, non per mancanza di rispetto, ma solo per capire quanto dobbiamo davvero fare per avere ZERO MORTI sul LAVORO. Questo perché anche un solo caso mortale, in una fabbrica, in un cantiere, in ogni posto di lavoro, significa un FALLIMENTO per tutti noi. Noi abbiamo il chiaro compito, di rendere strutturali le attività che abbiamo condiviso e sottoscritto con la Regione, la Prefettura e le istituzioni. Abbiamo decine di protocolli che mirano a valorizzare le norme già esistenti, che richiamano la responsabilità di Imprese, di committenti, di stazioni appaltanti e spesso anche di ordini professionali. E proprio per questo mi domando se SIAMO SICURI che i protocolli, gli accordi che abbiamo condiviso sono tutti recepiti? E dove lo sono vengono rispettati? SIAMO SICURI che negli enti pubblici le gare siano tutte trasparenti superando il criterio del massimo ribasso e del subappalto a cascata? Abbiamo il dovere di dire Stop ai contratti pirata e al dumping contrattuale. E ancora mi chiedo se SIAMO SICURI che tutti i lavoratori, in ogni settore vengono formati per le attività che devono affrontare? Abbiamo il dovere di chiedere più formazione, più vigilanza e una disciplina più rigida a livello legale. Ecco se non iniziamo rispondere così a queste domande rischiamo davvero di ritrovarci ogni anno a fare retoriche passerelle, sena mai dimenticare il dramma nella società che subiscono le famiglie di chi si infortuna o perde la vita sul lavoro>>.