Quale orientamento e futuro per i giovani al lavoro
La Uil lombardia in collaborazione con Uil Scuola Rua Lombardia partecipa con uno standa a Expo training.
Si tratta di un vero momento di orientamento per far incontrare scuole, imprese, enti di formazione e istituzioni dove il Segretario Generale Enrico Vizza è intervenuto nella giornata di inaugurazione.
Un momento che per per i giovani deve rappresentare sorta di la bussola per orientare scelte di studio e di carriera.
Al contrario per le aziende Expo Training deve essere un luogo in cui individuare competenze pronte, costruire percorsi ed avviare colloqui che diventano assunzioni con lavoro dignitoso.
Parliamo dunque di orientamento e di formazione anche davanti alle sfide del giorno d’oggi con l’arrivo nelle aziende e nella vita di tutti i giorno della intelligenza artificiale.
L’importanza della formazione, quella che il sindacato invoca ogni giorno a ogni livello.
Ma attenzione. Quando parliamo di competenze e di formazione non dobbiamo dimenticarci di un dato fondamentale: l’importanza per i giovani oggi di creare nuovi Skill che siano caratterizzati dalla CONSAPEVOLEZZA di un lavoro in sicurezza.
Consapevolezza dei propri diritti oltre che dei propri doveri.
Consapevolezza di avere contratti di lavoro che rispettano la dignità delle persone, che siano sottoscritti dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative:
• 👉Non contratti pirata voluti da sindacati gialli.
• 👉Non a quelli in dumping che mettono in ginocchio i lavoratori
• 👉Non a quelli che sfruttano il subappalto a cascata senza regole
E ancora❗️
Skill sulla consapevolezza di avere un giusto salario che siano adeguato all’inflazione e recuperi davvero il potere di acquisto.
Perché non si deve far fatica ad arrivare a fine mese, ma si deve aver la possibilità di accantonare dopo le spese.
Consapevolezza che non si vive per lavorare ma si lavora per vivere e quindi che col lavoro il giusto connubbio tra questo e i giusti spazi della vita privata.
Una formazione e un orientamento quindi che siano adeguati a far tornare a vivere quell’ascensore sociale che oggi sembra essere completamente cancellato da scelte di politica economica e fiscale inique o inesistenti così come lo sono le politiche industriali sia nazionali che europee su cui, al contrario è necessario puntare per evitare di essere succubi e schiacciati da quelli che una volta si definivano i blocchi contrapposti.
Io mi auguro che questo momento oggi rappresenti davvero un punto di svolta per dare il la alle istituzioni e focalizzarsi finalmente verso un lavoro giusto, sicuro e retribuito.


