Incontro in prefettura – Lavoro irregolare

Il 26 gennaio si è svolto l’incontro Prefettura per ottenere un aggiornamento riguardo alla “Emersione dal lavoro irregolare” D.L. 34/2020 art103 (Sanatoria del 2020).

Abbiamo avuto conferma che i ritardi risultano piuttosto importanti e sono riconducibili alla mancata proroga dei lavoratori in somministrazione, infatti a questo proposito, il Prefetto ha annunciato che a febbraio si aprirà un nuovo bando e si ipotizza l’immissione dei lavoratori da agenzia per marzo-aprile.

Non è dato sapere quanti e per quanto tempo.

Altro tema di criticità: rapporto tra la Prefettura e il richiedente (Datore di lavoro)/lavoratore),non si ha evidenza che la corrispondenza inviata dalla Prefettura oppure dai soggetti richiedenti/lavoratori sia effettivamente recapitata.

Chiaramente non utilizzando la Pec, non esiste un sistema che certifica l’effettiva ricezione, questo significa che in assenza di riscontro o ricezione di documenti richiesti la Prefettura accantona la pratica, di fatto non permette l’effettiva regolarizzazione dell’immigrato, con tutte le conseguenze e ricadute negative.

Abbiamo insistito al fine di ricercare una modalità operativa che permetta di risolvere questo grave problema in quanto, risulta che alcuni richiedenti abbiano comunicato alla Prefettura il cambio di domicilio e/o contatto mail, e nel corso di questo biennio non hanno ricevuto nulla o poco più.

Nell’intento di ricercare una soluzione, la UIL ha proposto una modalità condivisa dalle altre OO.SS: un canale diretto che la Prefettura pare abbia valutato positivamente.

  1. Mail dedicata della Prefettura per le pratiche della sanatoria
  2. Mail dedicate delle tre OO.SS per la corrispondenza e invio dei documenti
  3. Mandato sottoscritto dai richiedenti: Datore di lavoro/lavoratore, per ricevere ed inviare documentazione in merito alla pratica.
  4. Verifica da parte dei nostri sportelli, dello stato di avanzamento della pratica per evitare che duplicazioni dei documenti e della corrispondenza.

Per quanto sopra, dalla Prefettura di Milano, attendiamo indicazioni sulle modalità operative da adottare.