Incidente mortale a Gessate

«Ancora un lavoratore morto in Lombardia. Oggi a Gessate un autotrasportatore di 61 anni ha perso la vita, investito da un muletto durante le operazioni di scarico. L’ennesima tragedia che colpisce questa regione, che continua a guidare il drammatico primato nazionale delle morti sul lavoro.»

Lo dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia, commentando il gravissimo incidente avvenuto in un’azienda di recupero rottami metallici e di legno.

Un’altra vita spezzata in un’azienda, un’altra famiglia che paga il prezzo di un sistema che continua a considerare la sicurezza come un fattore accessorio e non come il fondamento stesso dell’attività produttiva.

«È inaccettabile – prosegue Dacquino – che in una regione che da anni guida le statistiche delle morti sul lavoro, si continui a morire per dinamiche già viste, ripetute, prevedibili. La movimentazione dei mezzi in aree operative promiscue è tra i rischi più noti e più prevenibili; servono procedure rigorose, percorsi separati, formazione reale, investimenti continui. Lo diciamo da tempo, ma continuare a dirlo non basta più».

«La Lombardia deve assumersi fino in fondo la responsabilità di un cambio di passo concreto. Servono maggiori controlli, un potenziamento immediato dei servizi di prevenzione delle ATS, applicazione rigorosa delle norme e un impegno concreto delle imprese nel garantire ambienti di lavoro sicuri. Occorre una strategia regionale strutturata, non interventi spot dettati dall’emergenza.»

«Perché ogni volta che avviene una tragedia come questa – conclude Dacquino – non ci si può limitare al cordoglio, occorrono interventi immediati e strutturali. “Zero morti sul lavoro” è un obiettivo che va reso concreto con atti, risorse, responsabilità chiare e pene certe.»