Il ricordo di Manuela Bailo è sempre vivo

Il ricordo di Manuela Bailo è più che mai vivo in tutti noi; la sua tragica scomparsa è una ferita aperta per tutta la nostra organizzazione. Perché il suo sacrificio non sia stato vano e perché la sua memoria sia per davvero onorata, dobbiamo continuare a combattere strenuamente ogni forma di violenza, in particolare quella di genere. <<Il sacrificio di Manuela – ricorda il Segretario Generale della Uil Milano Lombardia Danilo Margaritella – non deve essere perso, ma deve darci ancora più forza e ancora più convinzione per combattere la violenza di genere; una follia che sta purtroppo crescendo sempre di più nella società in cui viviamo>>. La morte della nostra collega che lavorava al Caf di Brescia, ha sconvolto tutti noi, anche perché il suo assassino reo confesso era anch’egli della Uil. <<La notizia della tragica morte della nostra collega Manuela – prosegue Margaritella – è stata resa ancora più drammatica dal fatto che il colpevole fosse tra di noi, proprio nella Uil, un sindacato che tra i primi ha creato strutture ed organizzato iniziative contro la violenza di genere, il mobbing e i femminicidi, contro i quali dobbiamo gridare basta>>.

Il modo migliore e più giusto per ricordare e preservare la memoria della nostra Manuela è quella di continuare questa battaglia contro la violenza ancora più determinati di prima. I valori irrinunciabili del rispetto e della solidarietà non devono restare principi astratti, ma devono trovare applicazione ogni giorno nella nostra vita. Lo dobbiamo non solo a Manuela, ma anche a tutti noi.

<<Il funerale è stato il 28 agosto. Eravamo in tanti noi della Uil insieme ai suoi amici e alla sua famiglia. Quando lo abbiamo saputo non volevamo credere che proprio una di noi fosse stata vittima di un omicidio così crudele – riflette Clara Lazzarini, segretaria confederale Uil Milano Lombardia – un omicidio, un femminicidio le cui ragioni verranno raccontate dall’assassino ai giudici, ma una nuova macchia di sangue nella nostra storia di donne e di compagne di sindacato. Forse ci eravamo illuse che il nostro impegno nel combattere la violenza in tutte le sue forme, preservasse noi, le nostre donne e i nostri uomini da questi strazi , ma non è stato così: qualcuno non ha ascoltato le tante parole spese in tanti anni per dire “non uccideteci” e Manuela è stata ammazzata. Serve a poco ora cercare di comprendere come è potuto succedere, ma certo ci rafforza nel convincimento che non dobbiamo mai smettere il nostro impegno e la nostra lotta, però lo faremo senza Manuela Bailo>>.