FERMIAMO LE MORTI SUL LAVORO

Si è svolto oggi a Milano il presidio di CGIL CISL UIL davanti a Regione Lombardia a cui hanno partecipato oltre 500 persone. I lavoratori e i loro rappresentanti RLS hanno dato vita a un flash mob in cui si sono ricordate le 14 vittime in occasione di lavoro, censite dal registro regionale ATS. Tra i presenti all’iniziativa i genitori del giovane Gabriele Di Guida, morto a soli 25 in un’azienda metalmeccanica di Sulbiate in un tragico incidente lo scorso 10 aprile.

A seguito del presidio, una delegazione di CGIL CISL UIL è stata ricevuta dall’assessore al Welfare Giulio Gallera a cui sono state sottoposte le richieste di rafforzare l’impegno di Regione Lombardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

In particolare è stato chiesto che anche gli introiti delle sanzioni incassate nel 2018 per violazioni antinfortunistiche siano destinati al piano straordinario che la Regione ha attivato nel 2018 per rafforzare i servizi ispettivi, e conseguentemente i controlli alle aziende, e sviluppare i piani mirati per la prevenzione con specifiche azioni anche da individuare a livello territoriale.

Inoltre, sempre in materia di salute nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita, abbiamo chiesto a Regione Lombardia l’aggiornamento del piano regionale amianto fatto nel 2005, tema sul quale non abbiamo mai avuto risposta, al fine di rilanciare le azioni di bonifica e smaltimento amianto e rafforzare la sorveglianza sanitaria sulle patologie asbesto correlate di cui è atteso un picco nei prossimi anni.

Stante il percorso avviato di stesura del Piano quinquennale salute e sicurezza 2019-2023 abbiamo chiesto a Regione Lombardia di assicurarne una definizione capace di produrre migliori politiche di prevenzione e tutela della salute del lavoro, stabilizzando gli organici destinati a garantire i servizi ispettivi, costruendo le linee guida e le direttive in materia di salute e sicurezza anche per i rischi emergenti, risorse adeguate per affrontare le sfide di questa fase straordinaria sia sul piano degli accadimenti infortunistici sia rispetto alle modifiche in atto nell’organizzazione del lavoro.

Il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un aspetto integrante della strategia aziendale, diventando un elemento strutturale della competitività d’impresa.

Nel confronto avvenuto l’assessore ha confermato l’impegno di Regione Lombardia per la destinazione delle risorse al Piano straordinario, oltre a controlli sugli enti di formazione e al miglioramento dell’attività formativa rivolta alla prevenzione.

L’assessore, pur condividendo la valutazione dell’urgenza di un impegno straordinario per contrastare l’evoluzione dell’andamento infortunistico, sollecitando il governo a stabilizzare le risorse di bilancio anche destinandole a un incremento degli organici rispetto a quelle attuali, si è impegnato, per Regione Lombardia, a destinare le sole risorse ordinarie provenienti dai proventi delle sanzioni ATS.

Come Organizzazioni Sindacali continuiamo a ritenere che debbano essere stanziate adeguate risorse aggiuntive per sostenere il sistema della prevenzione regionale.

Regione Lombardia definirà a breve e porterà all’esame delle parti sociali un’ipotesi di delibera che andrà a integrare quella precedente del Piano straordinario con interventi nel campo della prevenzione, come per i piani mirati di prevenzione che le ATS stanno definendo.

E’ da un anno circa – sottolinea Vincenzo Cesare segretario regionale alla salute e sicurezza lavoro di UIL Milano-Lombardia – che stiamo cercando di portare al tavolo l’assessore regionale al Welfare gli indici di infortuni mortali continuano ad aumentare: bisogna rendere consapevoli datori di lavoro e lavoratori del rischio che si corre nello svolgere alcune attività e sull’importanza che rivestono i dispositivi di prevenzione individuale, non è burocrazia, si possono salvare vite“.

“Tra i dati rimarcati oggi – prosegue Danilo Margaritella segretario generale UIL Milano Lombardia – la crescita delle denunce all’Inail di infortunio e di malattia professionale, che nel primo bimestre del 2019 sono state 19.011, +4,4% sul 2018. In aumento sono anche le denunce di malattia professionale e soprattutto tra le donne: +16% rispetto al primo bimestre 2018. Su questo fronte i sindacati sollecitano la Regione a definire il piano straordinario 2019-2033 potenziando politiche di prevenzione e di tutela della salute nel lavoro. Un’altra richiesta e’ di aggiornare il piano regionale amianto, la cui presenza resta in Lombardia una problematica grave”.