Aumentano le malattie professionali: in Lombardia ogni giorno colpiti 13 lavoratori

Secondo i dati resi noti da INAIL, nel periodo gennaio-aprile 2025 in Italia sono state presentate 192.253 denunce di infortunio, di cui 291 con esito mortale. In forte aumento le malattie professionali, che salgono a 33.136 (+26,7% sul 2024).

In Lombardia, i dati confermano una tendenza preoccupante: 36.623 denunce di infortunio, di cui 45 con esito mortale, 1.624 malattie professionali, in aumento del 18,5% rispetto allo stesso periodo 2024.

La Lombardia è inoltre la regione con il maggior numero di denunce di infortunio tra studenti: 23% del totale nazionale, in aumento del 4,1% rispetto al 2024.

Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia: “Il numero delle denunce e, soprattutto, l’aumento delle malattie professionali e degli infortuni tra gli studenti, ci restituiscono un quadro preoccupante. In Lombardia ogni giorno 13 lavoratori si ammalano e ogni 2-3 giorni una persona muore. Non è possibile considerare tutto questo come una variabile accettabile del lavoro.”

“Il dato sugli studenti infortunati – prosegue Eloisa Dacquino – è particolarmente allarmante. Ci dice che va ripensato il rapporto tra scuola e lavoro, a partire dalla tutela degli studenti inseriti nei percorsi formativi. Non è accettabile che proprio i più giovani diventino un’area grigia della prevenzione.”

“Le malattie professionali non solo aumentano, ma ci ricordano quanto sia ancora sottovalutata la qualità dell’ambiente di lavoro e il peso dell’esposizione a fattori nocivi” – continua Dacquino. “Non possiamo ignorare che oltre 13 lavoratori ogni giorno nella nostra regione presentano una denuncia per una patologia causata dall’attività lavorativa. Si tratta di numeri che, se letti con consapevolezza, raccontano un fenomeno strutturale, spesso silenzioso, che lascia segni sulla salute anche nel lungo periodo.”

“Il tema delle malattie professionali è troppo spesso trascurato rispetto a quello degli infortuni. Eppure parliamo di malattie dell’apparato respiratorio, osteoarticolare, tumori professionali, patologie da sovraccarico, che hanno un impatto pesante sulla vita delle persone. Per questo chiediamo con forza un rafforzamento del sistema di sorveglianza sanitaria e prevenzione nei luoghi di lavoro, un impegno concreto per migliorare la qualità degli ambienti lavorativi, anche attraverso l’uso mirato dei fondi regionali.”

“In tema di salute e sicurezza sul lavoro occorre  una programmazione pluriennale con investimenti e risorse certe, incremento del personale nei servizi di prevenzione e un rafforzamento delle attività ispettive”, conclude Dacquino.