Aggressioni nei trasporti: il convegno
Enrico Vizza: “Le aggressioni ai lavoratori dei trasporti e della sanità ci dice che siamo davanti ancora una volta ad una mancata attenzione per la sicurezza sul lavoro da parte delle aziende.


Se vediamo i dati recenti nel triennio 2021-2023, le aggressioni nei trasporti in Lombardia rappresentano circa il 18,2% del totale nazionale. Sebbene non ci siano dati recenti specifici che indichino un numero assoluto, si registra un aumento delle violenze nel triennio 2021/2023 fino a raggiungere i livelli prepandemia, con il Nord Italia che vede circa il 60% degli episodi.
E va ricordato che non solo i traumi fisici che sono riportati dalle vittime, ma quelli psicologici che lasciano il segno più grande e compromettono l’integrità dei lavoratori nel tempo. Aspetto questo che molto spesso le aziende non vogliono riconoscere. Ci troviamo così di fronte a numeri che ci dicono che solamente il delle aziende ha consapevolezza del rischio che corrono i propri dipendenti. Nel complesso il delle imprese non ha adottato interventi di prevenzione o tutela, e il non ha inserito la valutazione del rischio nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

<<Ci troviamo di fronte a procedure inadeguate – evidenzia il segretario generale UIL Lombardia Enrico Vizza – visto che per il delle aziende non esistono procedure di segnalazione e nel sono presenti ma ritenute inadeguate così come il fatto che molte aziende non hanno un ambiente lavorativo che favorisca le denunce. Questo è anche figlio di una formazione carente, come lo è in altri settori come ci viene segnalato dalla maggior parte dei nostri RLS. In più di una occasione abbiamo portato alla luce le testimonianze del personale dei trasporti che non solo ha denunciato la situazione ma che non è riuscita a riprendersi dal trauma subito che l’azienda non percepisce e non riconosce. E addirittura in taluni casi è stata anche fatta pressione per non divulgare i fatti. Siamo davanti ancora una volta ad una mancata attenzione per la sicurezza sul lavoro che deve essere affrontata alla stregua degli incidenti che trovano le prime pagine dei giornali. Per questo le nostre strutture legali sono sempre disponibili a intentare cause non solo contro gli aggressori ma anche verso le aziende che non consentono ai propri dipendenti di operare in sicurezza>>.
Il tema delle aggressioni è drammatico non solo per i lavoratori dei trasporti. <<Se quello dei trasporti rappresenta, insieme alle aggressioni al personale sanitario un po’ la punta dell’iceberg – conclude Vizza – non di meno lo sono le aggressioni che ricevono tutti i lavoratori che hanno a che fare con un pubblico. Ci arrivano continue segnalazioni di aggressioni verbali al personale pubblico così come quello privato, dai lavoratori ad uno sportello passando per i cassieri del supermercato fino al personale delle forze dell’ordine ha ormai poche tutele>>.

Non dissimili le dichiarazioni del segretario Generale UIL Trasporti Lombardia Antonio Albrizio
<<Non passa giorno che qualche nostro iscritto ci segnali una aggressione nei confronti personali o di qualche collega – evidenzia il segretario generale UIL Trasporti Lombardia Antonio Albrizio – . Aggressioni dirette ma anche verbali e psicologiche che lasciano profondi segni nei lavoratori che sono costretti in moltissimi casi a fare ricorso ad un aiuto psicoterapico. Senza poi ovviamente dimenticare casi di aggressione fisica come spinte, schiaffi e pugni che sono ingiustificabili oltre che rappresentare un reato vero e proprio. Dietro tutti questi episodi non si nascondono solo tensioni momentanee, ma un deterioramento culturale che colpisce in prima persona chi garantisce ogni giorno la mobilità del Paese. Non possiamo infatti ignorare il contesto in cui queste aggressioni avvengono perché è chiaro che se non si investe in modo corretto, le infrastrutture di questo paese non cresceranno mai peggiorando anche il servizio dei trasporti e aumentando la frustrazione degli utenti e di conseguenza il pericolo di aggressioni che rimangono sempre e comunque azioni criminali che non possiamo tollerare>>.
<<Con la campagna “Aggressioni nei trasporti: per me è no” – conclude Albrizio – che abbiamo presentato lo scorso 26 giugno, vogliamo lanciare un messaggio chiaro, inequivocabile e urgente: la violenza contro i lavoratori dei trasporti non è tollerabile, né giustificabile. È un appello alla coscienza collettiva, un invito alla responsabilità sociale, ma anche una chiamata all’azione per istituzioni, aziende e cittadini, rendendo visibile ciò che troppo spesso viene minimizzato. Non si tratta solo di uno slogan. È un atto di civiltà che mette al centro la sicurezza e la dignità del lavoro>>.



