La stagione dei diritti
Milano torni a essere un laboratorio inclusivo non solo per l’ area Metropolitana ma per la Città Policentrica Lombarda.
Un ruolo importante da capofila per il Sindaco Sala verso gli altri comuni della Lombardia nelle proposte della UIL per salari, lavoro, contrattazione e questione casa.
D. Il modello Milano che per anni ha garantito un equilibrio tra sviluppo, lavoro, impresa, famiglie, giovani e immigrazione, è ancora attuale?
La Uil ha sempre garantito un confronto con tutte le amministrazioni e forze politiche che hanno governato Milano, l’ ex Provincia e Regione Lombardia . A volte è stata critica verso alcune scelte (o non scelte) dell’attuale amministrazione di Milano ancor prima ancora delle recenti vicende che hanno distratto tutta la politica negli ultimi due anni. Milano è stata sempre un “laboratorio” fondamentale per le prospettive economiche e sociali dell’intero paese e questo non va dimenticato, poi è venuto meno quel “patto sociale” che garantiva e integrava impresa, lavoro, la straordinaria funzione delle università e di conseguenza alcuni diritti come quello della casa e della sanità pubblica. La premier Meloni parla di piano casa. La Uil da anni parla di piano casa per giovani e lavoratori partendo proprio dalla Lombardia. Vediamo se davvero riuscirà a mantenere quello che dice o si tratta di vuote promesse elettorali, perché mi sembra che descriva un’Italia che non c’è sul lavoro, il sociale e le riforme.
D. Cosa è successo specificatamente
Dopo la pandemia abbiamo percepito che la parola d’ordine fosse diventata sviluppo ad ogni costo, che le trasformazioni urbane delle città (su cui la UIL non ha mai espresso contrarietà) dovevano correre senza una attenta visione sociale che inevitabilmente è esplosa e a cui non si riesce a dare una risposta con un progetto strutturale. Abbiamo assistito alla crescita dei metri cubi di nuova costruzione nelle città, senza avere la capacità di governare gli interessi dei pochi che si sono arricchiti a danno del ceto medio e dei lavoratori. E a proposito dei PGT si può governare una città in modo schizzofrenico?
D. Appunto il PGT di Milano per esempio …..
A gennaio 2024 i corpi sociali sono stati invitati dal Comune di Milano per la revisione del PGT.
Attenzione quando parliamo di PGT di Milano, parliamo di quelle scelte che incidono sulla vita delle persone, dei lavoratori e dei pendolari. Il tavolo è stato sospeso a marzo, riaperto a ottobre 2024 e nuovamente sospeso per le inchieste urbanistiche della procura. Ma qual è il ruolo della politica? Rincorrere i Magistrati o rispondere al mandato ricevuto dai cittadini? Il PGT doveva essere lo strumento forse anche di correzione di alcune norme di attuazione, che doveva affrontare mobilità, trasporti, piano casa lavoratori, sviluppo sociale, il recupero aree dismesse e di cui oggi, agosto 2025, si apprende che se ne riparlerà nel 2027. Negli 8 mila comuni d’Italia le revisioni urbanistiche si sono fermate per le indagini della Procura di Milano?
D. Ma insieme alla casa e ai problemi dell’urbanistica c’è un vero e proprio problema di salari e di inclusione.
Per tornare alla città “laboratorio” Milano, ci permettiamo di evidenziare che in assenza di quelle politiche riformiste che tengono insieme sviluppo, economia produttiva, innovazione, lavoro, diritti e servizi, più che un laboratorio Milano è diventata una città esclusiva che ha espulso famiglie, giovani e non ha creato futuro. Circa il 40 % dei lavoratori guadagna tra i 20 e 25 mila € anno, in Lombardia, con un costo di affitto che assorbe il 50 % del salario mensile è impossibile vivere. Non serve un salario meneghino servono contratti collettivi degni di questo nome e strumenti che consentano di sviluppare la contrattazione di secondo livello. I Sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia delle Lombardia, devono creare un confronto strutturale proprio per garantire una tenuta sociale con interventi volti a favorire il ceto medio, le Famiglie e i Giovani. Abbiamo scritto al sindaco Sala che ci ha risposto dicendosi favorevole a fare da capofila per questa questione oltre che per favorire una contrattazione di secondo livello per dare più potere d’acquisto ai lavoratori.
D. E all’orizzonte le Olimpiadi Milano Cortina 2026
Possono essere un volano di crescita esponenziale come lo fu Expo. Ma non dimentichiamoci che nell’euforia dell’evento sportivo si debba si pensare alla città e alla regione, ma anche e soprattutto ai lavoratori. Ai contratti da applicare, alla sicurezza e al futuro dopo le olimpiadi di lavoro e forza lavoro. Al momento, ad eccezione di chi sta realizzando impianti e infrastrutture sentiamo parlare di volontari.
D. Senza dimenticare l’impegno del sindacato per la trasparenza, la salute e sicurezza e legalità.
Partiamo dal presupposto che per Milano e la Lombardia pretendiamo e pretenderemo sempre legalità e trasparenza. Sono i temi su cui la UIL combatterà sempre, che ci hanno visto promotori della campagna Zero Morti sul Lavoro, delle manifestazioni con le bare in piazza e delle denunce fatte contro il caporalato e per la legalità. Abbiamo firmato protocolli con la prefettura, quelli per le Olimpiadi Milano Cortina, il Cantiere Mind e prima ancora per la metro 4 ed Expo e continueremo a sottoscriverne e a vigilare sul rispetto delle leggi e della salute dei lavoratori.
Per vedere l’intervista VIDEO su SINDACATO TV https://www.sindacato.tv/home/ultime-tv/la-stagione-dei-diritti/