Emergenza abitare dopo l’annuncio del ministro Valditara
PIANO CASA PER GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA: LA UIL LOMBARDIA CHIEDE DA OLTRE DUE ANNI UN PIANO CASA LAVORATORI
Enrico Vizza: “Da oltre due anni chiediamo un piano casa per i lavoratori del settore pubblico e privato, contratti di secondo livello e welfare aziendale per sostenere i lavoratori. Speriamo non sia lo spot di fine estate.”
Abele Parente: “Insieme alla Confederazione UIL stiamo lottando per ottenere un piano casa che possa consentire la ‘Sopravvivenza’ delle migliaia di precari che operano nel mondo della scuola in Lombardia. Per Milano e Monza Brianza il caro affitti, in diversi casi, assorbe quasi la totalità della retribuzione”.
L’emergenza abitativa è un problema che morde sempre di più le città e le provincie della Lombardia. Affitti sempre più cari che nella maggior parte dei casi si portano via la metà dello stipendio e che nel caso dei precari del mondo della scuola, sia insegnanti che personale ATA, rappresenta un “salasso” spesso insostenibile anche per la mancanza di prospettive.
E se si parla di precariato significa parlare di circa 14 mila unità per quanto riguarda il personale docente a tempo determinato, passato da 17.343 unità a 31.696 mentre per il personale ATA a tempo determinato è passato da 3.947 unità nell’anno scolastico 2015/2016 a 7.559 unità nell’anno scolastico 2022/2023: quasi 4 mila unità solo per la regione Lombardia.
<<Accade – sottolinea il Segretario Generale UIL Lombardia Enrico Vizza – che quello che la UIL Lombardia denuncia da oltre due anni proponendo un piano casa per i lavoratori viene adesso “certificato” anche dal Governo che sino a ieri ci diceva che andava tutto bene. I lavoratori in moltissime occasioni rinunciano al posto di lavoro perché il costo della vita e dell’abitare è troppo oneroso se rapportato agli stipendi. Concorsi pubblici che vanno deserti, dimissioni, rinunce a cui si potrebbe porre rimedio attraverso appunto un piano casa per i lavoratori, un welfare aziendale e una contrattazione di secondo livello (nel caso di specie per la PA una contrattazione decentrata) che non solo sostengano i lavoratori ma aiutino a recuperare il potere d’acquisto degli stipendi che sono stati erosi dall’inflazione. Da più di due anni lottiamo e combattiamo proponendo questa soluzione. Abbiamo promosso l’attenzione alla Regione Lombardia quanto ai sindaci dei comuni capoluogo, abbiamo promosso dibattiti, manifestazioni, presidi e stimolato la politica tutta. Forse ora qualcuno si è accorto della fondatezza delle nostre proposte>>.
In questi giorni il Ministro Valditara ha dichiarato di voler inserire i lavoratori della scuola, in un più ampio piano casa che è stato annunciato dal Governo. E proprio un Piano casa per i lavoratori è ciò su cui la UIL Lombardia insiste da tempo, coinvolgendo i sindaci dei comuni delle città capoluogo e auspicando, ora, che quello del Governo non sia un ennesimo spot vuoto e propagandistico.
<<Se teniamo conto – evidenzia il segretario generale UIL Scuola Rua Lombardia Abele Parente – che la stragrande maggioranza del personale scolastico operante in Lombardia proviene “in migrazione” dalle regioni del Sud Italia le problematiche si amplificano, in quanto trovare un alloggio con una busta paga da precario del comparto scuola risulta quasi impossibile perché non sussistono le garanzie necessarie per stipulare un regolare contratto di affitto.>>
E proprio in questa direzione, forte delle proposte già formulate, la UIL Lombardia anche per il settore della scuola sottolinea che la questione abitativa, meriterebbe specifiche iniziative territoriali, coinvolgendo l’Ufficio Scolastico Regionale con le sue articolazioni, le rispettive Aziende Lombarde per L’Edilizia Residenziale ALER e gli enti locali interessati.