Lombardia, emergenza malattie professionali: +47%

Dai dati Inail resi noti oggi risulta un significativo aumento delle patologie professionali, che a livello nazionale segna un + 28,7 % e in Lombardia + 47% rispetto l’analogo periodo dello scorso anno: sono ben 617 le malattie professionali denunciate nei primi due mesi dell’anno.

Mentre la politica tace sui temi della sicurezza sul lavoro – sottolinea la segretaria confederale Eloisa Dacquino – nel nostro paese gli infortuni e le morti sul lavoro non si arrestano e i numeri sono allarmanti: 86.483 denunce a livello nazionale, 100 morti sul lavoro, 10.399 malattie professionali nel primo bimestre. In Lombardia la situazione non migliora con 16.468 denunce di infortunio, di cui 19 mortali e 617 patologie professionali denunciate. Denunce nel complesso che sono in aumento nel settore delle costruzioni, dell’artigianato e manufatturiero. E ci allarma oltremodo l’aumento che riguarda la fascia di età dei giovani fino a 19 anni e over 70, segno che occorre potenziare i controlli e soprattutto intervenire sulla formazione, troppo spesso assente o inadeguata”.

“Da tempo – conclude Dacquino – chiediamo investimenti, programmazione e rafforzamento dei sistemi di prevenzione e controllo. L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso convochi con urgenza la Cabina di regia regionale per affrontare questa emergenza, assumendo come prioritaria l’adozione di politiche e misure adeguate in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il nostro obiettivo è azzerare morti e infortuni, su questo come UIL continueremo ad incalzare Regione Lombardia, Istituzioni ed Enti preposti.”