Lombardia: 92.969 infortuni,153 morti sul lavoro

 

Numeri impietosi e inaccettabili quelli che ci consegna l’Inail nel recente rapporto Open data sulle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di novembre 2021.

 

A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e novembre 2021 sono state 502.458 (+2,1% rispetto allo stesso periodo del 2020), 1.116 delle quali con esito mortale (3,0). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 50.804: circa 10mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+24,1).

In Lombardia le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e novembre sono state 92.969 ( in aumento nella gestione Industria e Artigianato), delle quali 153 con esito mortale: in aumento, rispetto al periodo del 2020, nel settore delle costruzioni e dell’industria ( trasporti e magazzini) e nella fascia d’età 40-49 anni.

Le denunce di malattia professionale sono state 2.607, in aumento significativo rispetto al 2020 ( 2.257).

Non ci stancheremo di ripeterlo: siamo in presenza di un’emergenza nazionale che va affrontata con provvedimenti urgenti ed efficaci, impegno e risorse. Occorre un atto di responsabilità collettiva, una strategia nazionale che affronti seriamente e concretamente il tema della salute e sicurezza sul lavoro; investire in prevenzione, formazione e fare un salto di qualità culturale partendo dalle scuole di ogni ordine e grado.

Un paese civile non conta morti sul lavoro: un paese civile tutela la vita delle persone e rende il lavoro un luogo sicuro.