Contrattazione di II Livello
DOPO LA LETTERA DELLA UIL AL PRESIDENTE ATTILIO FONTANA: PRIMO INCONTRO CON REGIONE LOMBARDIA CON UNA MOZIONE DEL GRUPPO FDI.
Enrico Vizza: “Pronti a dare il nostro contributo per un’integrazione salariale ai CCNL firmati dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative. Nessuna deroga alla Contrattazione collettiva nazionale. Con i dazi di Trump alle porte serve aumentare i consumi interni sostenendo le piccole e medie Imprese e i Lavoratori”.
Nell’incontro odierno, promosso dalla Consigliera Regionale FDI Chiara Valcepina a cui ha partecipato Simona Tironi Assessore al Lavoro e alla Formazione, la Uil ha ribadito le proprie posizioni: “Si passi dalle mozioni ai provvedimenti per consentire alle piccole e medie imprese e ai lavoratori che saranno colpiti dai dazi di aumentare i consumi interni”.
Per la UIL oltre a rafforzare le categorie che oggi la esercitano, è fondamentale attuare in Lombardia il più possibile una contrattazione di questo tipo al fianco dei contatti nazionali che vanno rinnovati con aumenti dignitosi e con un intervento del Governo per una maggiore detassazione degli aumenti dei rinnovi.
<<Abbiamo scritto qualche mese fa al presidente Fontana– evidenzia il segretario generale UIL Lombardia Enrico Vizza – perché venisse affrontato e rafforzato con linee giuda regionali, la contrattazione di secondo livello che in Lombardia si esercita in una minima misura, e che per noi diventa fondamentale per rilanciare il potere di acquisto di lavoratori e famiglie. Apprezziamo che dal Consiglio Regionale, il partito di maggioranza di governo, ponga questa attenzione al tema salariale e siamo pronti a dare il nostro contributo. Ma chiariamo subito: nessun cambio di ruoli. Alla politica lasciamo il compito di trovare gli strumenti per rendere la contrattazione più agevole, alle Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria il compito di attuarla. Come è giusto chiarire che la Contrattazione di II Livello non è in deroga alla Contrattazione collettiva nazionale ma integrativa>>.
Vizza ricorda come in Lombardia si debba valorizzare di più il lavoro stabile affiancato da strumenti a supporto delle politiche salariali e di formazione .
<<In questo particolare momento – conclude Vizza – in cui occorre dare un forte impulso ai consumi interni, vista anche introduzione dei dazi riteniamo sia fondamentale rafforzare il rapporto con le organizzazioni sindacali confederali, le categorie e le associazioni datoriali maggiormente rappresentative; legare la Contrattazione di II Livello ai finanziamenti erogati al sistema produttivo Lombardo, istituire un registro delle imprese virtuose volto a premiare a valorizzare quelle che scelgono di investire nella contrattazione di qualità e stabilità occupazionale e infine incentivare e rafforzare il tema della formazione per nuove professionalità e sicurezza sul lavoro, legandoli alla produttività al Welfare aziendale. Questo non vuol dire regalare ai lavoratori “ tessere per palestre o buoni spesa”, ma erogare risorse e salari aggiuntive che servano a calmierare il costo della vita in Lombardia in tutte quelle voci che incidono sulla vita dei lavoratori: costi dell’abitare, degli asili, dei trasporto e della sanità>>.