ancora morti sul lavoro

Tre persone sono morte in un incidente in una fabbrica di lamine di acciaio a Milano. Due sono decedute dopo il ricovero negli ospedali di Monza e Sacco e la terza al San Raffaele.

La Lamina Spa, lamina a freddo nastri di alta precisione in acciaio e titanio.

Intorno alle 16.50 di ieri quattro operai sono stati soccorsi dal 118 perché trovati privi di sensi. Secondo il Corriere le vittime sono state intossicate da un gas durante operazioni di pulizia di un forno interrato a circa due metri di profondità in una buca nel terreno. Altre fonti parlano di intervento straordinario per effetto di un guasto. Due operai ricoverati in codice giallo all’ospedale Santa Rita sono fuori pericolo e non avranno bisogno neanche della terapia in camera iperbarica. È rimasto intossicato anche il capo squadra dei vigili del fuoco, tra i primi giunti a prestare soccorso: una lieve intossicazione, è stato trasportato in codice giallo al Niguarda per accertamenti.

Lo scorso anno vittime e infortuni gravi sul lavoro hanno registrato casi davvero preoccupanti. Ogni volta richiamare l’attenzione sul tema della prevenzione e della sicurezza, assume una retorica che diventa inaccettabile tanto quanto lo è morire mentre si lavora. Cordoglio della UIL Milano Lombardia ai famigliari delle vittime e auspicio che si faccia chiarezza al più presto sulla dinamica e sulle responsabilità, senza reticenze. Migliaia di caduti sul lavoro nel corso degli anni, non hanno ancora insegnato che la cura e la massima attenzione sulle pratiche di prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta. Non si può, dopo che le tecnologie e la cultura acquisita nel tempo su questi temi, si registrino ancora vittime mentre si compie il proprio dovere.

Danilo Margaritella (Segretario Generale UIL Milano Lombardia)

Daniele Bailo (Segretario con delega salute e sicurezza)