Referendum Sanità

Uil Milano e Lombardia non aderisce al referendum per l’abrogazione di parti della riforma sanitaria

UIL Milano e Lombardia ha deciso di non aderire al referendum popolare proposto per abrogare tre punti chiave della riforma sanitaria in Regione Lombardia. La decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione delle implicazioni che tale abrogazione potrebbe avere sul sistema sanitario regionale.

Prima di tutto, la UIL Milano e Lombardia sottolinea che il percorso di coinvolgimento da parte dei soggetti promotori del referendum è stato avviato in una fase avanzata. Nessuno può immaginare che si possa decidere prima e poi chiedere a noi di aderire. Questo non rispetta il nostro ruolo e la nostra autonomia decisionale.

Inoltre, abbiamo valutato che lo strumento referendario abrogativo non è l’intervento più idoneo per rispondere ai limiti del sistema sanitario regionale. L’abrogazione di parti specifiche della legge di riforma sanitaria rischia di creare un vuoto legislativo che potrebbe avere conseguenze impreviste sull’intero sistema.

Siamo preoccupati anche per le possibili ripercussioni occupazionali per un settore della sanità privata che in Lombardia impiega oltre 45.000 lavoratori. Una transizione non pianificata potrebbe mettere a rischio i loro posti di lavoro.

Inoltre, l’eliminazione dell’equiparazione degli erogatori sanitari privati a quelli pubblici, senza un piano di rafforzamento degli erogatori pubblici, potrebbe mettere a rischio il sistema sanitario regionale. Attualmente, il settore privato eroga il 40% delle prestazioni sanitarie in regione. Un cambiamento così radicale potrebbe destabilizzare il sistema e non rispondere adeguatamente ai bisogni sanitari dei cittadini Lombardi.

Nonostante la decisione di non aderire al referendum, la UIL Milano e Lombardia rimane impegnata a lavorare per migliorare il sistema sanitario lombardo. Ci attiveremo per chiedere a tutti gli Onorevoli eletti in Lombardia, a tutti i Consiglieri Regionali della Lombardia e i Sindaci del Territorio di sostenere il rilancio del servizio sanitario Lombardo attraverso un riequilibrio tra il settore pubblico e privato e maggiori risorse economiche al settore pubblico. Questo dovrebbe includere l’investimento in professionalità, il rinnovo del CCNL del settore sanità, l’incremento delle borse di studio per gli studenti universitari delle professioni sanitarie e il rafforzamento dell’organico del sistema sanitario pubblico.

 

Enrico Vizza                                  Segretario Generale UIL Milano e Lombardia

Salvatore Monteduro                    Segretario Confederale UIL Milano e Lombardia