Presentata “Agenda Sanità 2018”: le richieste del sindacato lombardo

E’ stato presentato oggi al teatro Pime di Milano “Agenda Sanità 2018”, il documento di Cgil Cisl Uil Lombardia nel corso di un attivo unitario cui hanno preso parte anche le categorie della funzione pubblica e dei pensionati. Ridurre i tempi e le liste di attesa per esami, visite e interventi, potenziare il sistema delle cure intermedie, rafforzando l’assistenza domiciliare, ridurre le rette a carico degli anziani in casa di riposo, sono solo alcuni dei punti della piattaforma rivendicativa sui temi sociosanitari presentata dai sindacati che sollecitano la convocazione di un tavolo a Palazzo Lombardia.

I lavori dell’attivo unitario sono stati presieduti di Ciro Capuano, segretario regionale della Uil Milano Lombardia, il quale nel suo intervento ha posto l’accento <<sulla mancanza di personale nelle strutture pubbliche; parliamo di 54 mila infermieri in Italia e di circa 4 mila in Lombardia; per noi è indispensabile un potenziamento delle risorse umane, per offrire ai cittadini un servizio più efficiente>>. All’attivo è intervenuto anche il segretario generale della Uil Milano Lombardia Danilo Margaritella.

<<La riduzione dei tempi di attesa resta elemento prioritario – ha sottolineato Margaritella – un recente rapporto regionale afferma che è di 45 giorni il tempo medio di attesa per una visita ambulatoriale in Lombardia; la situazione peggiore a Milano con 51 giorni. Bisogna rivedere anche la compartecipazione alla spesa sanitaria; la priorità è l’eliminazione del superticket, l’esenzione e la revisione dei ticket per le categorie più fragili>>. Anche il segretario generale ha messo in evidenza l’assoluta urgenza della diffusa carenza di organico. <<Occorre stabilizzare i lavoratori precari, così come deve essere potenziata e ampliata l’offerta formativa; quest’anno, in Lombardia, una media di duemila medici ospedalieri andranno in pensione, ma saranno disponibili a sostituirli soltanto un migliaio di giovani professionisti, se ci saranno i soldi per assumerli>> ha dichiarato Margaritella. Il riordino della sanità lombarda mostra insomma non poche difficoltà. <<Con le nostre proposte intendiamo riaprire con urgenza un confronto con la Regione>> ha concluso il segretario generale.