Incidente sul lavoro a Chiari (BS): UIL la politica intervenga

Mario Bailo Uil Brescia: “Di sicurezza se ne parla per un giorno e poi tutto si dimentica. Siamo stanchi di vedere che la politica non interviene

Giuliano Rabba UILM Brescia “Siamo distrutti e vicini alla famiglia. Non è possibile trovarci ancora a piangere una vittima del lavoro”

  L’ennesimo incidente mortale sul lavoro. L’ennesima vittima che in attesa di accertamenti non farà ritorno alla sua famiglia oggi.

Perché dopo le parole di cordoglio della politica la situazione non cambia in una provincia che solo una settimana fa aveva pianto un’altra vittima alla Feralpi di Lonato.

La Uil davanti a queste tragedie e in attesa che la magistratura faccia chiarezza si stinge intorno ai familiari della vittima e vuole piena chiarezza soprattutto dalla politica che non prende provvedimenti seri per iniziare a impedire che questi fatti possano ancora accadere.

<<Non abbiamo ancora dei dati certi su quanto avvenuto a Chiari – sottolinea il coordinatore Uil Brescia Mario Bailo –  ma di certo ci troviamo davanti all’ennesima vittima colpevole solo di lavorare. Ecco perché da tempo come UIL chiediamo l’omicidio sul lavoro. Si sente dire che potrebbe essere stata una distrazione. Lo appurerà la magistratura, ma in ogni caso, se così fosse, chiediamoci perché le distrazioni accadono. Forse perché le condizioni di lavoro sono sempre peggio? E la politica dove sta in tutto questo. Assistiamo a delle belle passerelle di cordoglio quando accadono questi fatti e poi più nulla in attesa che accada di nuovo>>

<<E’ inconcepibile – afferma il segretario UIL Metalmeccanici Brescia Giuliano Rabba – che a solo una settimana di distanza dall’incidente di Lonato ci si trovi ancora a piangere una vittima del lavoro. Ci stringiamo intorno ai famigliari della vittima e ci chiediamo cosa si stia davvero facendo per far si che questi tragici avvenimenti non accadano più. Parliamo di prevenzione, di formazione e la politica ci dice che abbiamo ragione e poi, piangiamo l’ennesima vittima. E’ ora di dire davvero basta a questa situazione in cui si muore solo per il diritto al lavoro>>.