AUtonomia Differenziata nella scuola: Danilo Margaritella la scuola deve essere pubblica e uguale per tutti.

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: REGIONALIZZAZIONE DELL’ISTRUZIONE

 Danilo Margaritella Segretario Generale UIL Milano Lombardia “Ci opponiamo alla frantumazione del sistema educativo e formativo nazionale

Milano, 10.5.2019. Capire cosa comporterebbe la riforma delle autonomie nel mondo della scuola. Questo in sintesi il tema dibattuto oggi tra UIL Scuola e IRASE che si è tenuto presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “A. Volta” di Milano in via B. Marcello 7.

Sul tema generale delle autonomia la Uil Milano Lombardia, attraverso le parole del suo Segretario Generale Danilo Margaritella, non ha assunto alcun un approccio ideologico di rifiuto rispetto ad un decentramento di funzioni al territorio, ma ha voluto precisare di voler avere ben chiaro quali materie attribuire alle regioni e quali lasciare saldamente tra le prerogative dello stato. Stato che deve essere sempre e comunque garante dei diritti costituzionali riconosciuti a tutti i cittadini.

Per Uil Milano Lombardia è fondamentale garantire, pertanto, in maniera equa su tutto il territorio nazionale sanità, assistenza, scuola e istruzione a tutti.

Proprio per evitare quanto è successo con la sanità, dove 20 regioni, si sono strutturate in modo autonomo non facendo altro che acuire le distanze tra realtà sempre efficienti ed altre sempre più in dissesto

E in questa direzione, in merito ad un eventuale sistema scolastico differenziato, è stata espressa la completa contrarietà, perché la scuola deve essere pubblica e uguale per tutti.

<<Per noi che veniamo dalla cultura laica – e socialista – ha dichiarato Danilo Margaritella, Segretario Generale Uil Milano Lombardia – sostenere il decentramento di alcune funzioni non preoccupa, ma la richiesta di maggiore autonomia sarebbe utile fosse nel rispetto degli art.116/117/119 della costituzione. Noi abbiamo sostenuto e sosterremo Uilscuola-rua che ha espresso il suo dissenso per l’importanza che scuola e università rivestono nel sistema formativo della cittadinanza, e il cui rischio è di smarrire la loro unità nazionale in una spaccatura tra regioni con programmi e orientamenti diversi>>.

Altro problema è il ruolo assunto dal parlamento che con l’Autonomia avrebbe il solo il compito di “ratificare” o meno un testo senza intervenire.

<<Il parlamento pretenda di discutere e di emendare queste intese – continua Margaritellaperchè qualsiasi altra ipotesi non può essere fatta tra pochi intimi ma deve interessare l’intero paese. I principi di solidarietà, coesione e di unità dello stato vanno fermamente salvaguardati. Un bel dilemma per una forza politica come la lega che deve fare i conti con “prima gli italiani” e con il suo passato di forza del nord rappresentato oggi dai governatori che sembrano invece pensare ad interessi non nazionali>>

Infine, ma non certamente ultimo, la preoccupazione della Uil Miano Lombardia è relativa alle risorse economiche da impiegare per attuare una riforma così come la si sta presentando.
<<Ci chiediamo – conclude Margaritelladove sarebbero le risorse economiche ulteriori su sanità e scuola visto che presto si dovrà varare una forte correzione al bilancio dello stato tagliando spese e aumentando entrate. Come si farebbe ad attribuire alle regioni buona parte del gettito tributario e competenze sulle spese? Ecco davanti a tutto questi aspetti, così come appaiono nella legge di riforma noi diciamo fermamente di no alla frantumazione del sistema educativo e formativo nazionale e alla cultura stessa del paese>>.