Appalti e modello Milano: la UIL pretende legalità e trasparenza

APPALTI E MODELLO MILANO: LA UIL PRETENDE LEGALITA’ E TRASPARENZA SIA NEL PUBBLICO CHE PRIVATO

 Enrico Vizza: “ Siamo per tradizione garantisti, ma se venisse confermato quanto apprendiamo dalle agenzie e dalle inchieste ci troveremmo di fronte a una ferita per i lavoratori e i cittadini. Situazioni che ricordano quanto era stato messo in evidenza dalla UIL sulla scarsa trasparenza per l’appalto della Magnifica Fabbrica Laboratori Scala, dove si era assegnato un appalto con un ribasso di oltre 17% (oltre 800 mila euro) sui costi della manodopera e sicurezza. Pretendiamo legalità, trasparenza per una città che doveva essere un modello”

 

Le notizie che si rincorrono sulle agenzie di stampa in merito alle inchieste sull’urbanistica riportano alla luce appalti poco trasparenti. Aspetti che fanno pensare al caso del luglio 2024 quando la UIL aveva denunciato con una informativa a prefetto, Comune e segnalazione dalla Procura una situazione relativa all’appalto della Magnifica Fabbrica laboratori Scala finanziato con fondi PNRR.

O come il sistema caporalato nei cantieri anche di opere pubbliche non da ultimo nel mese di dicembre scorso al cantiere di Mind. La vicenda Magazzini della Scala, tra ricorsi e contro ricorsi ha visto poi il TAR dare ragione alla azienda che era stata esclusa a favore di un’altra che praticava un ribasso di oltre 17 % (oltre 800 mila euro) tagliando i costi della manodopera e della sicurezza.

 <<La situazione che leggiamo dalle agenzie di stampa – sottolinea Enrico Vizza, Segretario Generale UIL Lombardia– ci ricorda in parte la vicenda della scarsa trasparenza che abbiamo vissuto con l’appalto dei lavori per la Magnifica Fabbrica Laboratori Scala dove come sindacato avevamo ricevuto una segnalazione in sede di tavolo prefettizio. Dalla nostra segnalazione e richiesta di chiarimento era nato un caso che ha portato il TAR a confermare l’esito della gara d’appalto che la stazione appaltante voleva inficiare. Ora, come a luglio 2024, ci domandiamo se questo fosse un caso isolato o ce ne fossero stati diversi di cui non eravamo a conoscenza. Sistemi che inevitabilmente impattano sulla vita dei cittadini e dei lavoratori. Nel caso di specie un ribasso sul costo della manodopera si sarebbe tradotto in condizioni di lavoro precarie e con misure relative alla sicurezza sul lavoro non adeguate. Abbiamo preteso chiarezza allora anche su altri appalti, tutelando la trasparenza e la legalità delle procedure. Siamo preoccupati perché da un lato si corre alla firma di uno e più protocolli di legalità (vedi con Prefetture, Olimpiadi Milano Cortina, Cantiere Mind) e poi apprendiamo che le inchieste sull’urbanistica si allargano anche a gare pilotate e bandi ad hoc.

Ora pretendiamo legalità e trasparenza anche per tutti gli altri appalti pubblici sollecitando in sede prefettizia un’informativa da parte delle stazioni appaltanti. Perché le gare d’appalto devono basarsi su criteri trasparenti e meritocratici, che premiano la qualità del lavoro, la professionalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori e di tutte le persone>>.