Workers buyout, imprese rigenerate dai lavoratori

In Lombardia accordo tra cooperazione e sindacati

 

A firmarlo Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, AGCI) insieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e UIL Lombardia

 

Imprese recuperate dai lavoratori. Siglato in Lombardia il protocollo tra Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, AGCI) insieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e UIL Lombardia per promuovere lo sviluppo di workers buyout e la cooperazione come risposta ai bisogni del lavoro.

A firmarlo oggi pomeriggio a Milano Massimo Minelli (Confcooperative),in qualità di presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda, i copresidenti Attilio Dadda (Legacoop) e Cinzia Sirtoli (AGCI), Valentina Cappelletti, CGIL Lombardia, Ugo Duci, segretario generale CISL Lombardia, Vicenzo Cesare UIL Lombardia

Preservare base produttiva, know-how e occupazione in risposta allo scenario di profonda crisi economica e sociale legata alla pandemia. Questo l’obiettivo della task force che nasce dalla volontà di attivare azioni di sostegno per quei lavoratori coinvolti in crisi aziendali. Casi che riguardano non solo imprese in fallimento ma anche contesti in cui a mettere in crisi la continuità aziendale è la difficoltà di un ricambio generazionale, fino ad arrivare a percorsi per garantire un futuro produttivo a beni confiscati alla criminalità organizzata.

Tra i punti cruciali del Protocollo: un comune impegno a sostegno dei WBO, azioni di monitoraggio delle imprese in crisi, attività di comunicazione, divulgazione e formazione destinati ai dipendenti per l’avvio di workers buyout, percorsi di autoimprenditorialità in forma cooperativa ed un invito a Regione Lombardia per dedicare di risorse specifiche e politiche attive per il tessuto economico del territorio.

 

Un percorso già avviato – come testimonia l’Accordo interconfederale del 2018 – che intende porre il tema del lavoro rigenerato all’attenzione di tutti i soggetti, enti e istituzioni che possano contribuire ad agevolare percorsi di WBO, a partire dall’istituzione di tavoli di confronto permanenti per monitorare l’andamento delle situazioni aziendali più critiche.

“Oggi questa regione conta grazie a questo strumento 56 imprese salvate dai lavoratori. Siamo convinti che il modello dei WBO possa essere determinante, come determinanti sono le risorse. In questi anni il capitale messo a disposizione dalla Legge Marcora è stato decisivo al punto che il governo ha deciso di potenziarlo con il DM 4/1/2021 e uno stanziamento pari a 25 milioni di euro. Siamo convinti dell’importanza che simili interventi siano attivati anche sul territorio, per questo chiediamo a Regione Lombardia che questi investimenti siano integrati da fondi regionali mirati” spiegano Massimo Minelli, presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda e i copresidenti Attilio Dadda e Cinzia Sirtoli.

“Il WBO può essere, insieme ad altri strumenti di politiche attive per il lavoro e la salvaguardia dell’occupazione, un mezzo utile ed efficace per evitare la chiusura totale e definitiva di aziende che possono continuare a stare sul mercato, così come per conservare un lavoro per i lavoratori coinvolti, valorizzando la loro esperienza e professionalità, nel segno di una comune assunzione di responsabilità, che si basa sulla solidarietà. Con questo accordo vogliamo promuovere, accompagnare e sostenere le esperienze e le opportunità di possibili soluzioni alle crisi aziendali attraverso il WBO”, affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, valentina Cappelletti, Ugo Duci e Vincenzo Cesare.

In sintesi le principali richieste a Regione Lombardia:

– la costituzione di una task force operativa per un’azione di monitoraggio permanente sulle situazioni di crisi aziendali;

– la realizzazione di attività di promozione rivolte ai lavoratori attraverso gli strumenti già attivi e di attività di comunicazione e diffusione delle politiche attive di Regione Lombardia;

– implementare l’offerta di formazione continua finanziata da Regione Lombardia per la creazione di competenze specifiche e necessarie all’avvio di processi di WBO;

– la creazione di uno Sportello WBO, finanziato da Regione Lombardia, che serva al lavoratore/cittadino per il supporto e l’orientamento alla realizzazione di progetti di WBO, attraverso la partecipazione attiva delle parti sociali.

– l’istituzione di uno specifico Fondo rotativo regionale destinato a sostenere le esperienze di imprese rigenerate dai lavoratori sul territorio regionale, affidandone la gestione a CFI – Cooperazione Finanza Impresa;

La firma del Protocollo, che fa seguito al Protocollo sottoscritto a livello nazionale, è accompagnata dalla condivisione di un vademecum di informazione e orientamento sui WBO, dal quadro normativo di riferimento – dalla Legge Marcora alla Legge di Bilancio 2021 – fino alle azioni di supporto congiunte di sindacati e cooperazione, per un obiettivo comune: la continuità lavorativa.