Nuovo incidente mortale a Milano

Un operaio di 55 anni è morto oggi a Milano mentre effettuava una manutenzione in uno stabile in ristrutturazione, mentre il collega di 26 anni è rimasto gravemente ferito.

L’ennesimo morto sul lavoro, il settimo in Lombardia da inizio anno e l’ennesimo infortunio da codice rosso dovrebbero suonare come un campanello d’allarme. Dovrebbero – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria UIL Milano e Lombardia – perché fino ad ora ai buoni propositi, da parte di Regione Lombardia ed Enti preposti alla vigilanza, non è seguita una strategia chiara, con azioni efficaci in tema di prevenzione e controllo“.

Ad oggi – prosegue   –  il personale dedicato ai servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro è inadeguato per numero di addetti, non vi è contezza dell’avvenuta implementazione dell’azione di vigilanza coordinata dei servizi ispettivi, così come della task force che avrebbe dovuto essere costituita in ambito regionale per definire e monitorare le attività di controllo. Siamo ancora lontani dall’attivazione di iniziative volte a potenziare efficacemente il sistema di prevenzione nel suo complesso, di formazione adeguata di lavoratori e datori di lavoro. In questo silenzio assordante il numero di infortuni mortali aumenta quotidianamente. Di fronte a questa emergenza, occorre agire velocemente con azioni concrete: un paese civile non conta morti sul lavoro, un paese civile tutela la vita delle persone e rende il lavoro un luogo sicuro“.