La Resistenza delle donne: una lotta per la Liberazione che non si è interrotta

In occasione della celebrazione del 25 aprile, Eloisa Dacquino, Segretaria confederale UIL Milano Lombardia, interviene sul tema delle donne e resistenza. “Le donne non furono partecipi, furono artefici della Resistenza: 70mila lottarono per la Liberazione, metà delle quali combatterono attivamente con le armi, 4500 furono torturate, 3mila vennero deportate, 623 vennero fucilate. Una lotta per la libertà che dal 1943 al 1945 affrancò le donne dal ruolo nel quale erano state relegate e discriminate fino ad allora, restituendo voce, forza, coscienza politica collettiva, consapevolezza del ruolo fondamentale dell’azione femminile non solo nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Una parentesi che durerà poco, perché al ristabilirsi della pace e della democrazia, la liberazione del paese non fu liberazione delle donne dalle restrizioni e ruoli cui avrebbero dovuto tornare. L’azione e la lotta delle donne non si fermerà nel 1945, proseguirà fino al riconoscimento del diritto di voto. Una lotta per la conquista dei diritti, una lotta di liberazione che non si è esaurita e continua ai giorni nostri contro discriminazioni, stereotipi, violenza. La Resistenza taciuta, quella delle migliaia di donne cui non fu riconosciuto il ruolo di partigiane pur avendo lottato per la Liberazione, vogliamo oggi ricordare, e insieme a loro quante sacrificando la vita hanno consentito di liberare il nostro Paese dalla dittatura e aperto un varco verso l’emancipazione femminile”.