Intesa governo-sindacati: firmato l’accordo sul contratto del pubblico impiego

Finalmente!Dopo sette anni in cui i sindacati hanno dato battaglia è stato raggiunto l’accordo sul contratto del pubblico impiego.

Ieri il governo e i sindacati hanno siglato lo storico accordo di quattro pagine  che garantisce a tutti i 3.3 milioni di lavoratori del settore pubblico un aumento medio di 85 euro lordi a mese. E’ previsto l’impegno a fare in modo che l’aumento non cancelli il bonus da 80 euro , oggo garantito a chi guadagna meno di 26 mila euro lordi l’anno.

E’ previsto, inolte, il premio di presenza : una parte dello stipendio sarà variabile. Di fatto un premio legato a due fattori:

-la produttività collettiva, cioè dell’ufficio nel quale si lavora ;

-e la presenza al lavoro.

L’accordo dice che saranno poi studiate” misure contrattuali che incentivino piu’ elevati tassi medi di presenza”.

Anche per i dipendenti pubblici, inoltre, si apre la strada che porta a versare parte della retribuzione sottoforma di servizi. Dice l’accordo che il governo”sostiene la graduale introduzione anche nel settore pubblico di forme di welfare integrativo”.

Un’altra novità è lo stop al precariato: l’accordo siglato prevede “l’eliminazione di forme di precariato  e una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la flesisbilità oraria e la formazione continua”.Sono tutti impegni che poi andranno a definirsi nel contratto vero e proprio.

Il Segretario Generale Carmelo Barbagallo dice che”un accordo cosi’ un anno fa ce lo potevamo sognare” sottolineando l’importanza del lavoro svolto dal sindacato per arrivare a questo risultato.

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