Il Fattore FAMIGLIA

IL FATTORE FAMIGLIA e la UIL

La Segreteria della I Commissione “Programmazione e bilancio” del Consiglio regionale della Lombardia ci ha invitato ad una audizione sul tema “ fattore famiglia” per la cui istituzione é pronto un progetto di legge  sul quale sembra essere gradita anche l’opinione dei Sindacati.

A nostro avviso, questa sembra una iniziativa poco chiara negli obiettivi e non coerente con i deliberati degli stessi assessorati regionali.

Non è chiaro infatti l’intento quando nella redazione del PDL si descrive  “il Fattore  Famiglia  Lombardo  quale  strumento  per la determinazione dell’ accesso alle prestazioni erogate da Regione Lombardia e dagli enti del Sistema  Regionale (SIREG) ”. Infatti la COSTITUZIONE prevede il diritto alla salute ed al benessere come diritto universale e la legge 23/15 di REGIONE LOMBARDIA prevede non solo la cura ma anche la presa in carico del cittadino.

Se si voleva introdurre magari solo uno strumento per governare la compartecipazione alla spesa da parte del cittadino, vorremmo ricordare che l’ISEE è strumento praticabile sul quale oltretutto Regione Lombardia , Anci  e Sindacati Confederali hanno firmato più di un accordo per diffondere nei territori esperienze e  buone prassi. ISEE che prevede agevolazioni per i nuclei familiari “più fragili” socialmente ed economicamente.

E non possiamo dimenticare le agevolazioni su ticket ed RSA da poco varate e tutte le azioni laboriosamente costruite sul Fondo Sociale, per le persone fragili giovani e vecchie, per le cure familiari, per le famiglie a rischio violenza.

Agevolazioni a cui oggi si aggiungono i nuovi LEA e le azioni possibili col SIA che portano a carico del SSN molte prestazioni sanitarie e sociosanitarie.

Strumenti tutti che possono tutelare i diritti delle persone e delle famiglie, persone e famiglie garantite dall’art. 31 e dall’art. 2 della Costituzione.

Famiglie e persone a cui in cambio si chiede di assolvere i loro doveri , in primis quello della fedeltà fiscale.

Sarebbe poi gradito anche in politica un po’ più di stile : non è “carino”,  suvvia. chiedere l’ “avvallo”  del Sindacato  senza poi nemmeno contemplarlo nella composizione dell’Osservatorio per  il controllo dell’attuazione del fattore-famiglia.

In sintesi, questo pdl  è una scelta che appare superflua e Comunque inadeguata, anche ad una opzione ideologica.

Infatti a nostro avviso, la tutela delle persone e delle famiglie ( degli art, 2 e 31) , l’incoraggiamento alla procreazione si configurano con interventi economici strutturali – e perciò continuativi –  per le spese di ogni tipo relative alla cura, all’educazione, alla formazione permanente dei giovani e vecchi cittadini.

Anche al fine di togliere tempo alle preoccupazioni e lasciare tempo agli affetti.

Clara Lazzarini