Altri due morti sul lavoro in Lombardia
UNA STRAGE CONTINUA: DUE MORTI SUL LAVORO IN LOMBARDIA ALLA VIGILIA DELL’INCONTRO SINDACATI-GOVERNO
Enrico Vizza: “Queste continue tragedie vanificano i protocolli che abbiamo sottoscritto. Si bocciano le nostre proposte e intanto questo paese e il mondo del lavoro hanno bisogno di risposte e fatti che al momento continuano ad essere slogan”.
Due decessi mortali sul lavoro alla vigilia dell’incontro tra Governo e sindacati per parlare di sicurezza sul lavoro. Una tragedia dietro l’altra, la prima che coinvolge addirittura un pensionato nel settore della logistica e la seconda con una caduta dall’alto mentre si operava in un cantiere edile (con quale patente a crediti?).
Si muore a soli 5 giorni da un Primo Maggio in cui il tema era lavoro in sicurezza E a sole 24 ore dall’incontro tra sindacati e Governo. E con numeri che dicono che in soli due mesi gennaio e febbraio la Lombardia ha registrato 25 decessi sul lavoro e ben 17 mila denunce di infortunio.
<<Siamo stanchi dei dibattiti, degli incontri, delle promesse cadute nel vuoto – evidenzia il Segretario Generale UIL Lombardia Enrico Vizza – quando si continua a morire di lavoro. Due decessi che avvengono nella stessa giornata e in due settori lavorativi differenti ci dice solo che il lavoro non è sicuro. Ci vogliono più ispettori, più risorse e più formazione per non veder vanificato lo sforzo che abbiamo compiuto con le nostre battaglie per costruire dei protocolli. Ebbene i protocolli sono disattesi e solo perché non si possono fare controlli. Abbiamo bisogno di protocolli che siano condivisi su tutti i luoghi di lavoro e da tutti. Siamo adirati nel veder morire persone che la sera non tornano a casa, siamo stanchi di dover consolare i famigliari e profondamente amareggiati nel vedere l’ipocrisia delle istituzioni che promuovono incontri per dire che va tutto bene. Questo paese, il mondo del lavoro e il sindacato hanno bisogno di risposte e fatti che al momento continuano ad essere slogan. E si continua a morire>>