Salute e sicurezza, situazione preoccupante. In Lombardia diventi priorità
I dati INAIL relativi al periodo gennaio-luglio 2025 confermano un quadro allarmante sul fronte della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A livello nazionale le denunce di infortunio sono state 349.444, con 607 casi mortali (+5,2% rispetto allo stesso periodo del 2024). Le denunce di malattia professionale hanno raggiunto quota 59.857, segnando un incremento del 9,9%.Particolarmente significativo il dato che riguarda gli studenti: quasi 50mila denunce di infortunio (+2,1%), sette delle quali con esito mortale.
La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di denunce di infortunio da parte degli studenti: 11.630 casi, pari al 23% del totale nazionale e in crescita del 3,9% rispetto al 2024.
«Questi dati, dietro cui ci sono le vite di migliaia di persone – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale UIL Lombardia – chiamano tutti a una responsabilità più forte e una azione coerente e conseguente in materia di prevenzione. In Lombardia, nei primi sette mesi del 2025, le denunce di infortunio nel complesso sono state 65.427, di cui 89 con esito mortale. Le malattie professionali denunciate hanno raggiunto quota 3.056, con un aumento del 22% rispetto al 2024. Un segnale preoccupante che da un lato evidenzia l’aggravarsi delle condizioni di esposizione a rischi e patologie legate al lavoro, dall’altro fotografa condizioni di lavoro sempre più gravose e rischiose”. “Ancora più preoccupanti – continua Dacquino – i dati sugli studenti: parliamo di 11.630 denunce di infortunio, pari al 23% del totale nazionale e in crescita del 3,9% rispetto al 2024. Di queste, 269 sono avvenute in itinere, mentre 11.361 si sono verificate durante le attività scolastiche, comprese quelle connesse ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO). I dati evidenziano anche due esiti mortali. Stiamo parlando di giovani, di studenti. È inaccettabile che luoghi destinati alla formazione e alla crescita personale – la scuola, i laboratori, i percorsi PCTO – possano trasformarsi in contesti di rischio per la salute e la vita”.
“La prevenzione – conclude la Segretaria confederale – deve essere la priorità assoluta, dentro i luoghi di lavoro come nelle aule scolastiche. Serve un impegno straordinario delle istituzioni e delle imprese e un rafforzamento delle attività di prevenzione e vigilanza. La UIL Lombardia continuerà a denunciare con forza criticità e a rivendicare politiche pubbliche capaci di trasformare la sicurezza da principio dichiarato a condizione reale e quotidiana. La tutela della salute e la vita delle persone deve rappresentare una priorità e non essere subordinata ad alcuna logica o interesse.».