31/5/21 CGIL CISL UIL - Presidio Regione Salute Sicurezza

Pretendiamo

da Regione Lombardia, dalle Associazioni Datoriali e dalle Aziende un’azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Si deve:

  • restituire operatività ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro cui spetta la vigilanza sul rispetto delle norme e la prevenzione, assumendo subito nella nostra regione nuovi ispettori, medici del lavoro e ogni altra figura professionale necessaria;
  • rafforzare il sistema dei controlli e l’attività ispettiva nei luoghi di lavoro, aumentando le aziende controllate, profilando le realtà produttive più a rischio sulle quali intensificare i controlli con sopraluoghi e piani mirati di prevenzione, attivando una task force per un’attività di controllo coordinata di tutte i servizi che nel territorio hanno competenze in materia: Servizi ATS, Ispettorato del lavoro, INAIL, Comando dei Carabinieri, VV. FF.;
  • prevedere la verifica di regolarità delle aziende rispetto alle norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la piena applicazione dei CCNL, come condizione di accesso ai bandi regionali di sostegno alle imprese, premiando l’adozione di misure che aumentino i livelli di sicurezza anche oltre gli obblighi di legge;
  • promuovere la cultura della prevenzione e sicurezza sul lavoro sin dalle scuole primarie; inserire la competenza salute e sicurezza sul lavoro nei Percorsi Trasversali e per l’Orientamento a vantaggio degli studenti più prossimi all’entrata nel mondo del lavoro; prevedere corsi di laurea specifici e percorsi formativi finalizzati al miglioramento e aggiornamento delle competenze sia per l’inserimento del personale di nuova assunzione che del personale già in organico nei Servizi di Prevenzione delle ATS; sviluppare iniziative per una formazione congiunta in tutti i territori gestita dalle ATS con la partecipazione delle figure di riferimento aziendale (RSPP-ASPP) e sindacale (RLS/RLST).
  • rispetto delle norme e coerente attuazione degli accordi interconfederali e dei protocolli in materia di salute e sicurezza, con il coinvolgimento e la partecipazione in tutte le aziende delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza;
  • investimenti crescenti sulla prevenzione dei rischi e la formazione dei lavoratori.