Statale, no Tav e neonazisti: torna la violenza organizzata

Dichiarazione di Walter Galbusera, segretario UIL di Milano e Lombardia
Il brutale pestaggio avvenuto all’interno dell’Università Statale di Milano ad opera di soggetti appartenenti all’ala militante del movimento non è solo un atto criminale. Così come le vicende di vera e propria guerriglia accadute nei giorni scorsi nella Val di Susa non può essere considerato un incidente. Questi episodi segnano purtroppo semplicemente il riaffacciarsi di atti sistemici di violenza politica che in un recente passato hanno concorso a costruire la cultura del terrorismo con tutte le conseguenze concrete che poi ne sono derivate.

Non possiamo tollerare che questo fenomeno riprenda piede a sinistra o a destra.
Il risorgere di movimenti neonazisti e razzisti è un altro fenomeno che allarma. A questo proposito è condivisibile la riflessione di Valerio Onida che indica nella reazione culturale della società la risposta prioritaria a questi fenomeni. Non è in discussione il diritto, che rimane intangibile, di esprimere una qualsivoglia opinione ma c’è una bella differenza tra le libertà di espressione e l’incitamento alla violenza. D’altra parte la costituzione di organizzazioni che perseguono, sulla base di elementi probatori istruiti e giudicati esclusivamente dalle autorità competenti , finalità tali da mettere concretamente in discussione i valori fondanti della democrazia (a partire dal rispetto di chi viene considerato diverso o la pensa diversamente) sono reati che vanno affrontati in quanto tali a prescindere dalla collocazione ideologica dei promotori. Su questo terreno ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.
Le forze politiche e sociali non possono surrogare polizia e magistratura ma devono lanciare un messaggio chiaro e forte che abbandoni ogni atteggiamento di opportunismo o peggio di equidistanza e le istituzioni competenti ad ogni livello devono, sulla base di procedure trasparenti e rigorose applicare le norme esistenti.
In un momento economico e sociale così difficile la capacità di intervenire per ristabilire la legalità sempre, con equilibrio ed efficacia, dovunque si verifichino episodi di violenza politica organizzata è un modo per restituire fiducia ai cittadini e consolidare una vera cultura democratica .

Milano, 6 settembre 2013