Andamento economia 15 luglio 2011

Deciso peggioramento dei mercati finanziari, stabile il mercato del lavoro.

Grazie alle crisi dei debiti sovrani e all’attacco speculativo all’Italia in pochi giorni le borse perdono quanto avevano faticosamente riguadagnato, tornando lontanissime dai massimi di inzio 2010; perdura l’apprensione verso la sostenibilità del debito pubblico di alcuni paesi, in primis Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna;

il cambio euro/dollaro, che era giunto a toccare 1,4882 lo scorso 4 maggio, torna sotto quota 1,40; ancora in risalita il prezzo del petrolio verso i 100$ al barile e di conseguenza quello dei carburanti, gonfiati anche dall’innalzamento delle accise; continua la corsa del prezzo dell’oro,che si avvicina ai 1.600$ l’oncia; l’inflazionein giugno è confermata in forte salita a Milano e nella zona OCSE, in leggera ripresa in Italia e stabile in Europa; iconsumi dopo la buona performance di aprile tornano a rallentare, +1,1% tendenziale l’ICC di Confcommercio in maggio rispetto al +1,9% di aprile (bisogna però considerare che questo dato era il primo positivo dopo un anno di valori negativi); continua ad essere altalenante l’indice di fiducia dei consumatori rilevato da ISTAT (ex ISAE), come pure non migliora il sentiment delle imprese; l’Euribor a tre mesi (è il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e che viene preso come riferimento per i mutui a tasso variabile) in un anno raddoppia passando dal 0,754% di giugno 2010 al 1,547% di giugno 2011; diminuisce di poco l’import delle imprese italiane in maggio rispetto ad aprile e aumentano le esportazioni (+19,9% tendenziale), fortemente condizionate dall’aumento del nostro export verso Germania, Svizzera e Francia; il tasso di disoccupazione nella Area Euro è a maggio stabile al 9,9% e quello italiano al 8,1%; resta stabile a nostro sfavore anche il differenziale di 9 punti tra il tasso di disoccupazione giovanile europeo (20%) e quello italiano (28,9%); continua la discesa del tiraggio della CIG che scende al 38,8% in marzo; le retribuzioni dei lavoratori dipendenti a maggio sono ferme, 0,0% su aprile e +1,8% in un anno; l’indice IPCA medio degli ultimi 12 mesi, ricalcolato al netto degli energetici, è a giugno salito al +1,8% (la stima per il 2011 è +2,3%).

Analizziamo più nel dettaglio alcuni aspetti dell’economia.

IMF (Fondo Monetario Internazionale), nel suo più recente “Economic Outlook”, ci dice che il Pil aumenterà nel 2011/2012 del +4,3% e +4,5% nel mondo, del +2,2% e +2,6% nelle economie avanzate rivedendo al ribasso le stime condizionate dal Giappone post-terremoto; per l’Italia la stima è rispettivamente del +1,0% e +1,3%, in leggero ribasso rispetto alla stima precedente.

L’Indice di fiducia delle imprese (ESI, Economic Sentiment Indicator) di EUROSTAT è in leggera diminuzione a giugno 2011 a 104,4;  in a 99,3% l’Italia.

Raffrontiamo ora i dati di EUROSTAT sulla produzione industriale nel mese di giugno, dati che ci parlano di un progressivo rallentamento, segno delle difficoltà e delle perduranti incertezze della ripresa: nell’ultimo anno la produzione industriale è aumentata rispettivamente in Italia di +1,8% (era +3,8% ad aprile) contro una media europea del +4,0% (+5,2% ad aprile); in particolare Germania +7,5%, Francia +4,0%, Spagna -0,4%, GB -1,1%.

La Banca d’Italia pubblica periodicamente il bollettino “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” nel cui ultimo numero segnala il progressivo aumento del nostro debito pubblico arrivato a maggio 2011 a 1.897 mld; sempre di BdI vi segnalo l’intervento del Governatore Draghi all’assemblea di ABI, l’aggiornamento di “Economia italiana in breve” e il fascicolo “Economia della Lombardia”.

Notizie sull’andamento dell’economia lombarda ed in particolare milanese si possono trovare sul sito diAssolombarda alla sezione Informazioni economiche—Novità dove vengono pubblicate le Note economiche e le Indagini congiunturali a cura del Centro Studi dell’associazione.